Pensieri e Riflessioni su "Il problema è che ti amo" di J.L. Armentrout

Da quattro anni, il silenzio è lo scudo che la protegge dal resto del mondo. Circondata dall'affetto dei nuovi genitori adottivi, Mallory Dodge ha cercato di superare i traumi del passato, di convincersi di non avere più bisogno di essere invisibile, ma le cicatrici dell’anima bruciano ancora e non le permettono di dimenticare. Ecco perché dover frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarà costretta a uscire dal guscio, la terrorizza. Tuttavia è proprio a scuola che accade l’inaspettato: tra i suoi nuovi compagni c’è Rider Stark, l’unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di un'occasione l'ha protetta dalla violenza del padre affidatario. Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. Anche se, dietro quella maschera da sbruffone, Mallory riconosce ancora il suo eroe d’un tempo… un eroe per di più molto affascinante. 
Eppure gli anni trascorsi lontano da Mallory hanno segnato profondamente Rider, che ben presto si troverà davvero nei guai. E Mallory sarà la sola a poter fare la differenza. Ma riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?

Il problema è che ti amo 
di Jennifer L. Armentrout
Casa Editrice Nord
(7 luglio 2016)
***

È un fatto assodato che questa sia una delle mie autrici preferite e soprattutto una di quelle che io chiamo "porto sicuro". Io stravedo per lei. Leggerei pure la sua lista della spesa!

Date una penna in mano alla Armentrout e vi stupirà, vi ammalierà, ma soprattutto vi soddisferà.

È così, anche questa volta, a termine di una sua storia, mi sento felice. Sono libri così che ti mettono l'adrenalina addosso e la voglia di correre subito in libreria ed accaparrartene ancora. Sono libri così che ti fanno capire la potenza della penna di un'autrice: scrittori come lei sanno farti evadere dal presente e sognare.
Sia che tratti il soprannaturale, sia che parli della vita quotidiana, lei ha il potere di sedurti e farti battere forte il cuore.

In libreria in questo ultimo mese trovate sugli scaffali ben due romanzi nati dalla sua penna: uno soprannaturale ed uno che parla di vita reale.
Io ho deciso di partire da questo romanzo new adult che val la pena di essere letto.

Mi spiace essere ripetitiva, ma la Armentrout sa il fatto suo: ha intessuto una trama che va oltre i classici romanzetti del genere "solo sesso" con tanti "io vorrei ma non posso".
Ha preso diversi fili di argomenti delicati e li ha intessuti tra loro servendosi dell'amore. 
Mallory e Rider infatti sono due ragazzi che condividono un passato difficile, fatto di maltrattamenti, privazioni e soprusi subiti dalla famiglia nella quale erano in affido.
Quando Mallory ha tredici anni (e Rider quattordici) vengono finalmente sottratti a quell'incubo. La ragazza verrà adottata da una coppia di medici che ha perso la loro figlia naturale e Rider finirà in una casa famiglia e poi ancora in affido alle cure di una brava signora portoricana.
Per quattro lunghi anni vivono separati. Per tutto questo tempo si cercheranno con il cuore. Poi, il destino, farà in modo che si incontrino di nuovo sui banchi di scuola.
Quanto il loro passato avrà influenzato il loro presente?
Quanto l'odio subito avrà minato la capacità di amare e di aver fiducia in loro stessi?

Non sarò di certo io a darvi questa risposta. Meglio lasciar parlare l'autrice e lasciarsi cullare dalla dolcezza contenuta in queste pagine.

Un'amica mi dice sempre: "Io i romanzi new adult non li tollero. Sono solo sesso e problemi familiari, a volte anche troppo estremizzati".
Questo è un romanzo che non ha niente di tutto ciò perché è solo dolcezza e amore all'ennesima potenza. Certo, i problemi familiari ci sono (basta pensare all'infanzia che hanno avuto... ed a ulteriori problemi di cui leggerete inerenti il traffico di droga), però la storia è davvero molto delicata e dolce. Da sciogliere il cuore e leggere tutta d'un fiato.

La Armentrout non manca poi di lasciarci parole che arrivano dritte al cuore:

Per sempre non era aver bisogno di protezione.
Per sempre non era dolore e lutto.
Per sempre non era un problema.
Per sempre era il battito del mio cuore, e la speranza del domani. Per sempre era il lato positivo che si celava anche nelle situazioni più brutte. Per sempre era sapere che i momenti di debolezza non sarebbero durati in eterno. Per sempre era sapere di essere forte. [...] Per sempre era il drago dentro di me che sputava fuoco e si era scrollato di dosso la paura come un serpente che cambia pelle. Per sempre era, semplicemente, la promessa di qualcosa in più.

Inutile dirvi che mi è piaciuto tantissimo e che non posso che consigliarvelo con tutto il cuore.

Stefania

2 commenti:

  1. Lo leggerò in vacanza! Adoro questa autrice e dopo tue parole non vedo l'ora!

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