Pensieri e riflessioni su "DUCHESSA PER CASO" di Tessa Dare

La vita dissoluta di Griffin York, ottavo duca di Halford, è ormai una macchia indelebile nell’albero genealogico della sua famiglia. Condotto con l’inganno dalla madre nel Sussex, Griff scopre che la duchessa vuole trovare a ogni costo una donna di buona famiglia disposta a sposarlo. Fingendo di assecondarla, Griff sceglie Pauline Simms, cameriera di taverna e figlia di un agricoltore: il massimo della provocazione. Sotto i panni di un’indomabile contadina si cela però un animo nobile. Il sogno di Pauline, infatti, è nientemeno che aprire una libreria. Determinata e sveglia, la ragazza getterà luci e ombre sul cuore di Griff, sprofondandolo nel gorgo della passione…

La Serie Spindle Cove:
1) DOLCE RIFUGIO (A Night to Surrender);
2) UNA SETTIMANA PER INNAMORARSI (A Week to Be Wicked);
3) LADY A MEZZANOTTE (A Lady by Midnight);
4) DUCHESSA PER CASO (Any Duchess Will Do).

Autore: Tessa Dare
Titolo: Duchessa per caso
Editore: Mondadori
Collana: I romanzi Classic n. 1132
Uscita: Luglio 2016
Ambientazione: Inghilterra, 1815 circa 

Premi e riconoscimenti della critica: Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2013 come Miglior Romanzo Storico Umoristico (Best Historical Love & Laughter)

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Non avrebbe dovuto essere così sorpreso. Tuttavia non l’aveva ancora vista, dopo la loro conversazione della notte precedente in biblioteca. E dopo averla abbracciata. E dopo che si erano baciati come amanti ritrovatisi dopo dieci anni di prigione in celle separate e destinati a salire sulla forca all’alba.

Per quanto fossi titubante per non aver letto i libri precedenti della serie, devo dire che invece questo romanzo è stata una piacevole parentesi di sole e sorrisi che mi ha fatto addormentare di buon umore per un paio di sere.
Tra i vari premi, ho visto che ne ha vinto uno come Miglior romanzo storico umoristico nel 2013, e credo che sia davvero meritato. 
Ho riso parecchio, in effetti, e mi sono molto divertita. Il che è un effetto sempre più raro per una lettura, e considerato che alla fin fine l'autrice non sfodera chissà quali effetti speciali.
Direi che ha individuato il giusto mix di personaggi: la giovane cameriera che però aspira ad aprire una sua libreria e che si è lasciata indurire dalle frustrazioni della vita, quel tanto che basta per avere la scorza più resistente di quella di una semplice damina; un duca, bello e dannato anch'egli al punto giusto, ma reduce da un evento che lo ha anche cambiato; la duchessa madre che vuole disperatamente diventare "nonna" e sogna nipotini che le riempiano il palazzo. Intorno la solita nobiltà malevola e amante degli scandali. 
Si parte da una scommessa madre-figlio per scovare la giusta sposa-produttrice di prole e si viene risucchiati in una piacevole baraonda di imprevisti e battute.
A parte un paio di pagine (in cui sono riuscita a commuovermi), il tono è sempre leggero e frizzante. I duchi e i loro problemi... Una vera duchessa non si comporta così... eccetera, eccetera.
Se la duchessa madre con i suoi ferri da calza è meravigliosa, la scena della confessione collettiva dei domestici è da applauso. 
Amarilli






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