Thursday's Book: il libro del giovedì (124)

Buon giovedì a tutti!
Questa sera vorrei proporvi l'unico romanzo fino ad ora scritto da Arundhati Roy, scrittrice indiana ed attivista politica di spicco nel movimento anti- globalizzazione.
Arundhati nasce e trascorre l'infanzia nel Kerala. A 16 anni si trasferisce a Dehli, dove vive in condizioni da senzatetto e studia architettura.
Il dio delle piccole cose è il suo unico romanzo. Iniziato nel 1992 e terminato quattro anni dopo, il libro riprende molti particolari della sua stessa infanzia. Come di rado accade, il romanzo riscuote un successo internazionale, vincendo il Booker Prize e venendo pubblicato in più di venti nazioni diverse.
Dopo questo successo editoriale, la scrittrice preferisce dedicarsi interamente a saggi di carattere politico e sociali, spesso impegnandosi in prima linea nel movimento mondiale anti- globalizzazione.
Ora vi lascio alla scheda del libro, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: Il dio delle piccole cose
Autore: Arundhati Roy
Editore: TEA
Collana: I grandi della TEA
ISBN: 8850222602
ISBN-13: 9788850222605
Pagine: 360

Sinossi:
India, fine anni Sessanta: Ammu, figlia di un alto funzionario, lascia il marito, alcolizzato e violento, per tornarsene a casa con i suoi due bambini. Ma, secondo la tradizione indiana, una donna divorziata è priva di qualsiasi posizione riconosciuta. Se poi questa donna commette l'innaccettabile errore di innamorarsi di un paria, un intoccabile, per lei non vi sarà più comprensione, né perdono. Attraverso gli occhi dei due bambini, Estha e Rahel, il libro ci racconta una grande storia d'amore che entra in conflitto con le convenzioni.

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