Pensieri e riflessioni su "IL DESIDERIO DI LORCAN" di SJD Peterson

Nonostante il sostegno amorevole della sua famiglia, Lorcan James vuole affrontare la vita da solo e, a ventun anni, si ritrova a piedi dall’altra parte del paese in cerca di avventura. 
Quello che trova è la disperazione, una disperazione che lo conduce dritto al Whispering Pines Ranch e proprio sul cammino del suo proprietario. L’uomo – forte, arrogante e bellissimo – risveglia in Lorcan qualcosa di cui non conosceva neanche l’esistenza.
Quinn Taylor è immerso fino al collo nella seccatura e nella frustrazione di dover fare i conti con un proprietario terriero confinante che non desidera altro che farlo fallire. Non ha bisogno di altre complicazioni, ma quando posa gli occhi su Lorcan il suo mondo si capovolge. 
Nonostante trovi in Quinn ciò che il suo cuore brama, Lorcan rifiuta di essere il suo piccolo sporco segreto. L’uomo non è però l’unico a cercare le sue attenzioni. Jess, un bracciante del ranch, sarebbe felice di dichiarare al mondo il suo amore per Lorcan. 
È proprio quello che Quinn non gli offrirebbe mai, ma è il desiderio più ardente di Lorcan.

Autore: SJD Peterson
Titolo: Il Desiderio di Lorcan
Serie: Whispering Pines, Libro 1
Editore: Dreamspinner Press
Cover Artist: Anne Cain
Traduttore: Emanuela Graziani
Pagine 179
ISBN-13 978-1-63477-766-7
Uscita: 21 giugno 2016

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Le lenzuola di cotone erano una pallida imitazione della sensazione che gli davano i capelli setosi di Lorcan sulla pelle.

Pur avendo molto apprezzato “Piano B” di quest’autrice, qui non ho ritrovato lo stesso stile.
Forse è perché il primo libro di una serie, e quindi la narrazione si è concentrata di più sul descrivere un po’ tutti i personaggi che compariranno in seguito, nonché l’ambiente in cui si muovono, o forse perché mi ero immaginata qualcosa di diverso facendo riferimento alla sinossi (relazione tipo rude cowboy-ragazzo un po’ efebico, per intenderci).
In realtà, lo definirei un romanzo “confuso”, e con un finale di certo (almeno quello) non scontato.
Quella che sarebbe dovuta essere la coppia principale mi ha lasciato parecchio tiepida: Lorcan mi è parso un po' incerto nei suoi atteggiamenti e nei suoi sentimenti, ma è giovanissimo e forse ancora immaturo; Quinn è invece un indeciso vivente, che - per quanto abbia paura di rivelare in pubblico la propria natura – perde moltissimo tempo prezioso (e probabilmente l’occasione di un grande amore), tentennando, meditando, esitando. A parte la solita cosa che continua a premere forte contro la lampo dei jeans (immagine, questa, ribadita in continuazione, come se il lettore fosse particolarmente lento di comprendonio) e una sfilza di elucubrazioni mentali che lo dovrebbero portare a far luce dentro a se stesso, e invece rallentano lo sbocco narrativo fino agli ultimi capitoli, questo cowboy non mi è piaciuto per niente, e non mi ha suscitato alcuna simpatia.
Posso immaginare che ciò sia stato voluto, magari per consentirgli di evolversi in seguito nel secondo volume, però ad essere sincera non c’è nulla che mi incuriosisca a vedere come si evolveranno le cose… 
In realtà, l’unico per cui ho tifato è stato Jesse, questo ragazzone tenero e generoso, che s’innamora sin da subito, che si mette in gioco, e poi viene lasciato ad aspettare le “briciole” degli altri due. Fino all’ultimo ho temuto che fosse persino sacrificato in questo gioco di indecisioni e ripensamenti. E il fatto che Lorcan sembri comunque starci insieme per un contentino, soltanto perché l’altro non si è fatto avanti in tempo, mi ha lasciato amareggiata…
In conclusione: una serie che al momento non parte con molto mordente.

Jess possedeva una parte del suo cuore. Poteva non essere tutto il suo cuore, ma mentre guardava l’uomo che dormiva, fu grato che non si fosse arreso con lui.
Amarilli

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