Thursday's Book: il libro del giovedì (113)

Buon giovedì a tutti!
Questa sera vorrei proporvi uno dei romanzi più conosciuti di Antonio Tabucchi.
Questo scrittore è considerato uno dei maggiori conoscitori di Fernando Pessoa, grandissimo poeta portoghese di cui  Tabucchi è stato un grande estimatore, tanto da studiare e tradurre le sue opere per gran parte della vita.
Insieme a Pereira, Tabucchi ha coltivato l'amore per il Portogallo, che ha eletto patria d'adozione, spartendo la sua vita tra la natia Toscana e Lisbona.
Docente universitario di lingua e letteratura portoghese all'Università di Siena, Tabucchi non ha mai considerato la scrittura come una professione, ma piuttosto "qualcosa che coinvolge i desideri, i sogni e la fantasia". 
Sostiene Pereira è il suo romanzo più famoso, tradotto in tutto il mondo e per il quale Tabucchi ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Super Campiello.
Ora vi lascio alla scheda del libro, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: Sostiene Pereira
Autore: Antonio Tabucchi
Collana: Il passo del cavallo
ISBN: 882010394X
ISBN-13: 9788820103941
Pagine: 176

Sinossi:
Agosto 1938. Un momento tragico della storia d'Europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. Chi raccoglie la testimonianza di Pereira, redatta con la logica stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: Sostiene Pereira? Questo non è detto, ma Pereira, un vecchio giornalista responsabile della pagina culturale del "Lisboa" (mediocre giornale del pomeriggio) affascina il lettore per le sue contraddizioni e per il suo modo di "non" essere un eroe.

2 commenti:

  1. l'ho letto anni fa (troppi) e ne ho un buon ricordo

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    1. Ciao Chiara! Sicuramente è un libro da avere nella propria biblioteca, fa parte degli "Intramontabili" ;)

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