Pensieri e riflessioni su "Quello che non ti ho ancora detto" di Angela D'Angelo

QUELLO CHE NON TI HO ANCORA DETTO
ANGELA D’ANGELO
Collana: Youfeel
Mood: erotico
Rizzoli

Certe notti sono l’alba di una vita nuova

Roberta Mancini è una biondina tutto pepe, esuberante e spregiudicata. La sua unica regola? “Nessuna responsabilità.” Soprattutto se si tratta di uomini: i suoi amanti devono rigorosamente essere attraenti, prestanti e stupidi, perfetti per relazioni brevi e senza impegno. L’incontro con il bellissimo cestista Fabrizio Boschi sembra rientrare perfettamente nel suo schema, ma l’imprevisto è dietro l’angolo, e dopo una notte di passione tutto andrà rimesso in gioco. Roberta dovrà fare i conti con un passato che ha inciso irrimediabilmente sul suo modo di vivere le relazioni, e per la prima volta nella sua vita non potrà fuggire. Mentre Fabrizio sarà obbligato a farsi carico di questa ragazza impossibile, nei cui occhi legge una richiesta d’aiuto. Perché Roberta vuole essere salvata. Anche se non lo sa.

Il mio pensiero:
E con questo tutte le tessere del puzzle vanno al loro posto.
Terzo romanzo della serie avviata con "A letto con il nemico" e proseguita con "Ogni maledetta volta" che mantiene sempre alto il livello di gradevolezza ottenuto con i precedenti.

La cosa che, dopo due romanzi, ancora più mi colpisce di questa autrice è il linguaggio: schietto, spinto e senza peli sulla lingua, sia nel parlato delle figure maschili che in quello dei personaggi femminili.
Superato questo iniziale "fastidio" (scusate ma non mi capita tanto spesso di trovare nei romanzi che leggo tanta "franchezza") la storia, come sempre, scorre bene.

«La vagina è una chiave, bambina, non una porta» le ripeteva spesso. E quella chiave sua madre l’aveva usata con grande abilità: vacanze sul libro paga degli amanti, gioielli, divertimenti. Roberta, però, quando aveva perso la verginità non aveva pensato al conto in banca del ragazzo che le aveva infilato in modo maldestro il cazzo tra quelle pieghe strette e dolenti.

È piacevole leggere di come due persone si sentano attratte ma fatichino ad ammetterlo per primi a loro stessi, e dopo un susseguirsi di non detti e imprevisti si arrendano e convoglino verso il lieto fine.

Stavolta è il turno di Roberta, la migliore amica di Cristina, e di Fabrizio, il migliore amico di Edoardo.
L'avevamo intuito fin dal primo volume che sarebbe scattata la miccia anche tra loro, come tutti avrete capito quale sia il punto verso cui andrà a convergere questo romanzo ancor prima di aver letto tutta la sinossi, ma Angela è brava a portarci, tramite un crescendo di esasperazione per i comportamenti e gli atteggiamenti di entrambi, alla parola fine perfettamente soddisfatti dalla lettura.

È così che mi sento ed è questa la lettura che cercavo e che consiglio a chi cerchi qualcosa di leggero, in grado di distrarre la mente senza annoiare o rattristare, ma anzi regalando un po' di positività.
Stefania

2 commenti:

  1. non mi sgridare, non ho ancora iniziato questa serie, ma giuro che provvedo! E anche in fretta

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