Pensieri e Riflessioni su "L'emozione in ogni passo" di Fioly Bocca

Fioly Bocca
L’emozione in ogni passo
Giunti Editore
Collana A
pp. 176 - euro 12,00
Disponibile anche in eBook, euro 6,99
In libreria 6 aprile 2016

Un desiderio da realizzare, una speranza per rinascere, un dolore da lasciare andare: come tutti quelli che decidono di intraprendere il Cammino di Santiago, anche Alma ha una ragione profonda che la induce a chiudere per qualche settimana la sua libreria nel cuore di Bologna e a partire in una mattina di giugno. Sta cercando di dimenticare Bruno, ma in realtà sono proprio i suoi appunti su un foglio spiegazzato a guidarla passo dopo passo lungo il Cammino. E un quadernetto azzurro a cui affida tutti i suoi pensieri: chissà se su quel masso si è seduto anche lui, chissà se ha alzato lo sguardo su quello stesso cielo.
Frida invece è una psichiatra che dopo un fatto terribile non è più in grado di occuparsi degli altri. Per questo ha lasciato il suo lavoro, e l’unica cosa che le importa adesso è cercare le persone che hanno conosciuto Manuel, suo marito.
Alma e Frida si incontrano al termine di una lunga giornata di marcia a Puente de la Reina. Sono due donne totalmente diverse, ma in comune hanno un conto aperto con la vita. E insieme scopriranno che la condivisione della fatica e del dolore è spesso il preludio di un miracolo: perché il Cammino influenza il destino di chi lo compie in modi che nessuno può prevedere…

L’emozione in ogni passo è più che una storia d’amore.
È una storia sulle corrispondenze misteriose che fanno incontrare, capire e amare le persone.

Fioly Bocca vive sulle colline del Monferrato ed è madre di due figli. Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Torino, si è specializzata con un corso in redazione editoriale. Ovunque tu sarai, il suo romanzo d’esordio, è stato un grande successo del passaparola. I diritti di traduzione sono stati venduti in due Paesi, Norvegia e Germania.

Il mio pensiero:
Ci sono libri di cui attendi con impazienza l'uscita, romanzi che ti vengono consigliati da un'amica, trame che colpiscono fin dalla prima lettura... e ci sono titoli che ti capitano quasi per caso.
Romanzi che ti giungono inaspettatamente e che ti chiamano dallo scaffale in cui li hai posizionati in attesa di leggerli. 
E poi ci sono io, che mi sono comportata nei confronti di queste pagine come Frida con il piccolo bastardino che incontra durante il suo viaggio: il mio timore di risvegliare ancora una volta quelle emozioni forti che sto cercando di combattere da un mese a questa parte è stato però subito sedato fin dalle prime pagine, in cui la penna di un'autrice che sa toccare nervi scoperti con la delicatezza di mano esperta ha fatto sì che non l'abbandonassi più fino all'ultima riga.
Catartico direi... perché questo libro è molto più di ciò che voglia far intendere la sinossi: è liberazione, è affinità, è dolore ma anche speranza.

Due donne che si incontrano lungo il Cammino di Santiago: un pellegrinaggio che si compie per fede, per dimenticare, per espiare, per riflettere... dove la meta non è il fine.
Alma e Frida sono diverse, ma entrambe soffrono: la prima per via di un amore distante, la seconda per la perdita del marito.
Un cammino fatto di riflessioni che si intrecciano in mezzo ai ricordi dei giorni passati, quando entrambe erano felici.

«E non pensare che la verità sia quella che si mostra desso: la verità si vede dopo, quando hai accumulato abbastanza umiltà per realizzare che non sai niente. Tu puoi decidere la semina, ma non l'ora della raccolta.»

La nostra umanità ci rende fragili e queste due donne ne sono l'esempio. Si svelano a noi parlando dei loro amori, delle loro gioie e dei loro dolori e con loro soffriamo, creando anche una sorta di empatia.

La scrittura di questa autrice è talmente fluida che rapisce. Trasporta. Coinvolge a tal punto da far perdere la cognizione del tempo. E aiuta, perché per quanto siano personaggi nati dalla fantasia, queste due donne rivestono i panni di persone che potrebbero essere certamente vere. Quando un lettore riesce ad affezionarsi tanto da sentirne anche la mancanza penso che l'autore abbia fatto un ottimo lavoro.
Credo che i romanzi servano per sognare (o almeno, ho trascorso anni leggendo storie che mi facessero vivere le più belle e disparate emozioni con questo scopo), ma anche per riflettere e forse anche per farti versare quelle giuste lacrime che non fa bene tenere dentro.
Sia ben chiaro: non è uno di quegli scritti che gioca sul fattore lacrime facili per scuotere e lasciare un segno nel lettore avvalendosi di storie strappalacrime. Queste sono vite che potrebbero essere reali e che probabilmente riusciranno a far versare lacrime solo a chi ha effettivamente bisogno di piangere.

L'ho amato. L'ho apprezzato. Mi ha aiutata. Certo, non è in grado di cancellare il dolore di nessuno ed il fatto che non sappia dare una giustificazione agli eventi tragici della nostra vita è già di per sé una consolazione. Certe cose accadono.

Da queste pagine si possono trarre tantissimi spunti di riflessione e davvero molte sono le frasi che ho sottolineato.
Per me è semplicemente perfetto e da leggere. 

Stefania

2 commenti:

  1. ogni tanto si ha bisogno di libri così. Lo tengo a mente, grazie

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