Review Tour per "LA CASA SUL MARE CELESTE" di TJ Klune



LINUS BAKER È UN ASSISTENTE sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli “normali”, siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile.

Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell’ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un’isola remota, Marsyas, e stabilire se l’orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto.

Appena mette piede sull’isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.

Un’incantevole storia d’amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.

TJ Klune
La casa sul mare celeste
Editore: Mondadori *
Collana: Fantastica
* grazie alla CE per la copia digitale
ISBN: 9788804735144
348 pagine
Uscita: 13 luglio 2021



«Certe volte» osservò il signor Parnassus «i pregiudizi sporcano i nostri pensieri quando meno ce l’aspettiamo. Ma riconoscendolo possiamo imparare qualcosa, diventare persone migliori.»


Non capita di frequente che io voglia il cartaceo dopo aver letto un libro in digitale, ma stavolta è proprio andata così e ciò anticipa parecchio il mio giudizio finale.

In realtà sino a un buon quindici per cento non ero proprio entrata nella storia. Più che altro non sapevo come prenderla, un libro per ragazzi che faceva l'occhiolino al mondo adulto, o un libro che si proponeva di darci una visione eccentrica e un po' infantile del mondo? Ebbene sì, Linus all'inizio mi pareva stucchevole nella sua grigia pedanteria e avevo poche speranze per lui.

«Il mondo è un posto strano e meraviglioso. Perché dovremmo cercare una spiegazione per tutto? Per la vostra personale soddisfazione?»

Ma nel momento in cui il nostro assistente sociale ha messo piede sull'isola di Marsyas, tutto è cambiato. 
Non so, di colpo quello che mi pareva scontato è divenuto poesia, le battute dei giovani personaggi sono divenute frecciate, rivelazioni, talora scosse potenti, e il signor Parnassus con il suo approccio irruento e bonario è divenuto la giusta risposta al coraggioso idealismo di Linus. 

E quindi il mio consiglio per la miglior lettura è lasciarsi trasportare, conoscere Talia e Sal, Lucy e Theodore, Chauncey e Phee, ma anche Zoe e gli abitanti del luogo; partire in esplorazione, frequentare le lezioni, assistere agli spettacoli e andare in gita. 
E nel frattempo pensare, riflettere su come le risposte più semplici alle domande più difficili vengano proprio dall'applicare le idee alla pratica: a volte basta un fiore, un bottone, una vanga o un gelato per capire che diverso non significa sbagliato, non conoscere e avere paura sono facce della stessa medaglia e cambiare non è sempre un male.

«Lo so» rispose Chauncey. «Diverso non significa sbagliato. Arthur dice che essere diversi certe volte è persino meglio che essere come tutti gli altri.»

Un romanzo che trasmette un messaggio luminoso con la forza della semplicità: nessuno nasce predestinato, spesso le etichette ci vengono appiccicate addosso e lo scopo della nostra vita può anche consistere nel togliercele e vivere felicemente senza.
Merita molto, consigliato ad adulti e ragazzi, senza distinzione.


«Non sono che carta. Fragile e sottile. Se mi si tiene controsole, esso risplende attraverso di me. Mi scrivono sopra, e non mi si può riutilizzare. Ognuno di questi graffi è una storia. Questi graffi sono una storia. Raccontano cose che gli altri leggono, ma vedendo sempre e solo le parole, mai quello su cui le parole sono scritte. Non sono che un foglio di carta, e sebbene ce ne siano molti altri come me, nessuno è mai perfettamente identico all’altro. Io sono arida pergamena. Ho solchi. Ho buchi. Bagnami, e mi scioglierò. Dammi fuoco, e brucerò. Stringimi tra mani inaccorte, e mi accartoccerò. Mi strapperò. Non sono che carta. Fragile e sottile».

Amarilli

5 commenti:

  1. Mi sembra quasi di leggere la recensione che ho scritto io!!!! Ho pensato le stesse cose

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  2. La poesia di Sal.... Una storia che merita davvero

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  3. Anche io prenderò il cartaceo, Klune è fantastico in ogni storia che crea

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