Review Party per "IL CIELO DI PIETRA" di N.K. Jemisin (La Terra Spezzata #3)



La Luna sta per sfiorare di nuovo l’Immoto. Se porterà la salvezza o la distruzione dell’umanità dipende da due donne.

Essun ha ereditato il potere di Alabaster Diecianelli. Vuole usarlo per ritrovare la figlia Nassun e tentare di costruire un mondo migliore, dando una seconda occasione all’umanità. Ma aprire il Portale degli Obelischi non basta. 
Bisogna far tornare la Luna.
Nassun ha sperimentato tutto il male possibile ed è giunta a una conclusione che sua madre non accetta: il mondo è troppo guasto per poterlo riparare. Meglio distruggerlo per sempre.

Madre e figlia si ritroveranno l’una contro l’altra nell’ultima, decisiva lotta per la sopravvivenza o la fine dell’Immoto.


N.K. Jemisin
Il Cielo di Pietra.
Serie: La terra spezzata – Libro 3
Editore: Mondadori *
   * ringrazio la CE per la copia digitale
ISBN: 9788804713982
444 pagine
Uscita: 2 febbraio 2021



Prima di cominciare trovate qui le mie precedenti recensioni:
1) LA QUINTA STAGIONE - 3,5 stelline
http://www.sognipensieriparole.com/2020/04/fantasy-la-quinta-stagione-la-terra.html
2) IL PORTALE DEGLI OBELISCHI - 4,5 stelline
http://www.sognipensieriparole.com/2020/04/fantasy-il-portale-degli-obelischi-la.html
3) IL CIELO DI PIETRA

Il sorriso forzato ti ha indolenzito il viso. 
Sorridere in modo che gli altri ti credano è un’arte, 
e tu non lo sai fare.


Certamente questa è una trilogia - lo posso ammettere a posteriori - che ho concluso con sollievo.
Sollievo per potermi essere liberata da una cappa di tristezza e #maiunagioia che sembrava non avere mai fine.

Per carità, non c'è nessun obbligo che una serie debba tendere comunque alla positività e alla speranza, ma un lettore conserva sempre la segreta speranza che, dopo essersi affidato a un autore per migliaia di pagine, prima o poi la trama lo ripaghi con un senso di soddisfazione, per quanto fugace. 
Una cosa tipo: abbiamo lottato insieme, abbiamo sofferto, però in fondo, bene o male, ci aspettava un qualche premio.

Purtroppo così non è stato per la Terra Spezzata.
L’ho letta in un continuo stato di angoscia e se, dopo un inizio non proprio facile, il secondo volume mi era parso più brioso e convincente del primo (facendomi quasi affezionare a Essun, ai suoi compagni,  e soprattutto ad Alabaster Diecianelli), questo terzo mi ha fatto rimpiombare in uno stato di confusione.

Soprattutto assistiamo all'ennesimo cambio di stile e ritmo dell'autrice: nel primo volume mi aveva fatto abbastanza disperare per assorbire concetti e nozioni orogeniche (peraltro estremamente originali e affascinanti), poi avevo ingranato ed ero entrata in sintonia.
Pertanto non ho compreso perché riversare ora interi capitoli sostanzialmente incomprensibili: va bene addentrarsi nei meandri dell'ispirazione, ma qui più di una volta ho avuto l'impressione che si divagasse a caso, infarcendo di frasi senza logica, e senza alcuna voglia di farsi seguire dal lettore (diciamo pure medio, così non faccio torto a nessuno). 
Spero che non occorresse adombrare il testo di quel giusto oscurantismo d'élite per renderlo materia di premi della critica...

Ma tant'è. Il cielo di pietra mi ha elargito una parte iniziale di una certa pesantezza, una parte centrale che sembrava ravvivarsi a tratti (nelle parti dedicate a Essun, che resta comunque un'eroina notevole) e un finale che si dimostra non così eclatante come tutto il coacervo di terremoti, tragedie, esplosioni, lune in fuga, poteva far presumere.
Ci si chiede a che servivano tanti sacrifici, tante morti, tante pagine  di spiegazioni 😢😬🥺😔.
E se i personaggi che mi piacevano di più sono stati pressoché tagliati fuori ed emarginati per strada, si è dato ampio spazio a due (Nassun e Shaffa) che ho davvero mal sopportato.

Quindi sì, di certo è un libro scritto in modo particolare, di certo la Jemisin ha intuizioni pazzesche, di certo non le manca la fantasia e l'audacia per non cercare la simpatia a tutti i costi, però non credo che lo rileggerò in futuro.  

Amarilli



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