Pensieri su "COME UN GABBIANO" di Eliana Matania Ruggiero

Cosa accadrebbe se un trentacinquenne ischitano, solitario e taciturno, si ritrovasse in compagnia di un ventunenne milanese, chiacchierone e vivace?

Andrea vive e lavora a Ischia, l'isola amata da molti turisti, dove è nato e ha vissuto fino ai dieci anni, e dove ha deciso di ritornare all'età di venticinque, nella speranza di ricostruire una vita che vede disintegrarsi dinanzi ai suoi occhi, senza riuscire a far nulla per impedirlo.

Prigioniero nell'anima, anche se circondato dal mare aperto, Andrea passa le sue giornate lavorando come cameriere in un ristorante e quasi tutte le notti a pescare sul vecchio pontile di Forio, pur di star lontano da quella casa in cui si sente soffocare ma che, per un contorto senso di responsabilità, non riesce ad abbandonare.
A disturbare le sue tranquille notti al pontile, come le giornate lavorative al ristorante, arriva però Daniele, un turista milanese chiacchierone, che lo fa impazzire chiedendogli i cibi più strani e che passa il suo tempo a meditare e leggere proprio dove lui ama pescare.

Per quale motivo quel ragazzino snob e dai gusti per lui discutibili lo assilla e non lo lascia in pace? Andrea non lo sa, pur avendo l'iniziale impressione d'averlo già conosciuto e, resistendo alla tentazione di usarlo come esca, sopporta la sua presenza.
Può quella che sembra una spina nel fianco trasformarsi in qualcosa di piacevole e permettergli di tornare a volare?


Titolo: Come un gabbiano
Autrice: Eliana Matania Ruggiero
Editore: Triskell Edizioni
 * grazie alla CE per la copia in anteprima
Genere: Contemporaneo, MM
ISBN ebook: 978-88-9312-932-9
ISBN cartaceo: 978-88-9312-935-0
Uscita: 13 marzo 2020



Dovresti evitare di finire in un vicolo cieco, Daniele. 
Perché io questo sono, una cazzo di strada senza uscita.


Come un gabbiano è una novella su due anime evidentemente legate.
A capirlo subito è il giovanissimo Daniele, che incontra Andrea in uno dei suoi giorni peggiori, il giorno in cui capisce di essere vincolato al suo ex senza vedere alcuna via di scampo.

Dopo 7 anni sempre Daniele ritorna nell’isola in cui ha fatto quell’incontro per lui così segnante, come richiamato da forze sconosciute, e lì puntualmente ritrova e subito riconosce quegli occhi tristi che lo colpirono tanto da ragazzino.
S’imbatte in Andrea nel ristorante dove lavora come cameriere, e inizia a complicargli la vita con le sue continue richieste e ordinazioni improbabili pur di rimanere nell’orbita del bel cameriere.

Andrea è già trentenne, fa turni su turni per non stare a casa e ha alle spalle un fardello che gli sta mangiando la vita, unica distrazione al disastro della sua esistenza è la pesca al pontile Forio, ore e ore ad osservare il mare e ad attendere che un bel pesce abbocchi.

E’ per l’appunto il Pontile la scena principale in cui i protagonisti si incontrano, prima con gran fastidio di Andrea, e poi sempre più coinvolti nella loro intesa.
Ma è un’intesa che non potrà portare a nulla nelle situazioni attuali, infatti Andrea è bloccato a far da stampella a Filippo, il suo ex, e Daniele deve tornare a Milano per riprendere la sua vita.

Due amanti separati, non dalla distanza ma dal legame che Andrea non riesce a spezzare per paura e sensi di colpa, una condizione che pur con le migliori intenzioni non ha neanche aiutato chi voleva salvare, ma nella vita ci sono priorità che non possiamo ignorare, e proprio l’incontro con un ragazzino dall’accento milanese sarà la spinta al cambiamento.

Storia scorrevole, che tratta un meccanismo interessante riguardo al rapporto tra Andrea e il suo ex, ma che emotivamente non è riuscita a coinvolgermi.

Lucia

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