Pensieri e riflessioni su "LA LUNA DELL'ORACOLO" di Thea Harrison (Elder Races #4)

Autore: Thea Harrison
Titolo: L' oracolo della luna
Editore: Fanucci
Data di Pubblicazione: Luglio 2015
ISBN: 8834728629
ISBN-13: 9788834728628
Pagine: 352


TramaIn quanto secondogenita, Grace Andreas non si è mai dovuta preoccupare degli intrighi delle antiche razze. Quando però sua sorella Petra viene uccisa insieme al marito, Grace eredita il potere e le responsabilità dell'oracolo di Louisville, oltre che i nipotini rimasti orfani. Sebbene non si senta pronta per nessuna di queste cose, per fortuna non è sola. Accanto a lei c'è Khalil, demone e principe Djinn della casata Marid, che, spinto da un'innata passione per i bambini, decide di starle vicino e diventare parte della casa, come guardiano dei piccoli e come esasperante contraddittore dell'impudenza che lei mostra verso le antiche razze. Ma quando viene attentata la sua vita, Grace realizza che Khalil è l'unico in grado di proteggerla e offrirle molto di più di quanto potrebbe fare un uomo mortale...


Il pensiero di Amarilli73

Serie Antiche Razze/Elder Races - le mie precedenti recensioni:
3) IL BACIO DEL SERPENTE

Poi lo aveva toccato.
E quella cosa da sola, quel semplice tocco sul braccio, lo aveva scioccato. La carne di Grace che toccava la sua. Quando lo aveva rifatto, e la sua mano gentile era scivolata dal braccio fino al palmo della mano, lui aveva sentito tutto. 
Intensamente. Estaticamente. Intimamente.
Avidamente.

Quando ti "bevi" oltre trecento pagine in due giorni, non può che voler dire che la lettura è stata massimamente appagante. 
La saga delle Antiche Terre è secondo me una serie urban-fantasy molto particolare, dove l'elemento romance/erotico è sì importante, ma non ancora annacquato in trame banali e in aria fritta. 
C'è uno schema lui/lei, c'è un lieto fine, ma il tutto è in divenire, la storia intorno continua ad evolvere, c'è un perché da trovare al di là di personaggi dal fascino torrido e ancestrale.
Sinora il ritmo è stato un po' altalenante: dopo un primo capitolo stellare (OK, per me il Drago è entrato nella top ten e lì ci rimane fisso), un secondo capitolo non all'altezza, un terzo in miglioramento anche se con momenti di una certa pesantezza, qui si vira nella dolcezza e si fa di nuovo centro.
In apparenza, Grace e Khalil erano due personaggi minori, quasi in ombra rispetto a guerrieri, regine vampire e principesse fatate. Grace è l'ultimo membro di una stirpe che deriva niente meno che dalle sacerdotesse depositarie dell'oracolo di Delfi, ma non sa quasi che farsene del dono. Ci sono le bollette da pagare, il tetto della casa da riparare, una vita faticosa e molto normale da portare avanti.
Il principe djiin è una creatura altezzosa, eterea e lontana dalle fragilità umane, costretto ad aiutarla solo in virtù di un vecchio debito.
Eppure i due hanno molto da dirsi e lo fanno. Ma in un modo goffo, titubante. Della serie: adesso che abbiamo un appuntamento, che facciamo? 
Semplicemente adorabili, mentre intorno a loro si muovono esseri ben più potenti, streghe traditrici, oscuri poteri, e si delinea l'annuncio di un pericolo ancora indefinito all'orizzonte.
Mi pare che qui la Harrison sia tornata ben in testa alla saga, con le idee chiare su sviluppo e stile. Capitolo molto consigliato.
Amarilli73

2 commenti:

  1. sono contenta di saperlo! Anche io ho amato Drago e un po' meno il secondo capitolo. Devo leggere ancora il terzo e questo ma ora lo farò più positiva

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    1. Sì, Chiara! Anche perché nel prossimo (Lord's Fall) Dragos e Pia ritornano protagonisti! E ho visto rece piene di entusiasmo :)

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