Teaser Tuesday (170) - "L'amore è uno sbaglio straordinario" di Daniela Volonté

Buona serata con la Rubrica Teaser Tuesday, Rubrica ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.

In cosa consiste? 
1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Daniela Volonté 
L’amore è uno sbaglio straordinario 
Newton & Compton
ISBN: 978-88-541-8207-3 
Pagine: 384

E se all’improvviso un estraneo facesse irruzione nella tua vita? L’esistenza di Melissa, ricercatrice universitaria, scorre tranquilla fino a quando, un giorno, acquista un iPad a un’asta. Su quel tablet trova parecchi file del precedente proprietario e soprattutto tantissime foto: paesaggi marini, scorci urbani, particolari architettonici. Affascinata da quelle immagini, Melissa inizia una ricerca su internet che la porta fino al profilo Facebook di un certo Leon de Rouc. La ragazza non resiste alla tentazione e invia una richiesta di amicizia. Riccardo Ferraris, alias Leon de Rouc, vive a Torino ed è un programmatore con il pallino per la fotografia. È bello, ricco, ha una relazione stabile, ma la sua vita è perfetta solo all’apparenza. Quando per gioco accetta l’amicizia di Melissa, tra i due comincia una fitta corrispondenza online, che nasce come pura evasione, ma diventa ben presto ossigeno per entrambi, una droga dolcissima a cui nessuno dei due può rinunciare. E se a un tratto la realtà irrompesse in quella relazione virtuale? Dopo il successo di Buonanotte amore mio arriva una nuova brillante commedia dalla quale sarà impossibile staccarsi.

Mentre chiudo la porta, alle mie spalle sento mia madre e la mia fidanzata che mi chiamano con lo stesso tono di rimprovero. Incredibile, meglio andare via di qui!
Salgo in auto e parto facendo stridere le ruote sulla ghiaia. Al rientro lancio il cellulare spento sul tavolino.
Non voglio che mi rompano i coglioni. L'avrò detto dieci, cento, mille volte, che sono stanco di questi continui spostamenti, delle camere d'albergo, degli aeroporti, delle stazioni e di non avere più una vita. Ma secondo mio padre, pensarla in questo modo fa di me un uomo poco ambizioso, quindi poco degno della famiglia Ferraris. Se in trentacinque anni i miei non hanno ancora capito che non me ne frega un cazzo del loro mondo snob, non posso farci più nulla.

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