Pensieri su “La ribelle delle Highlands” di Suzanne Enoch


In fuga insieme alla sorellastra da un matrimonio combinato, Catriona MacColl si rifugia nelle Highlands. È stata cresciuta ed educata come un uomo: suo padre voleva un figlio maschio e le ha insegnato a cacciare e a sopravvivere. 
Nel rudere di un’abbazia abbandonata, incontrano Munro MacLawry, possente guerriero appartenente a un clan rivale. Colpito dalla selvaggia bellezza di Catriona, l’uomo decide di proteggerle mantenendo il riserbo sulla loro presenza. Ben presto l’attrazione tra Munro e Catriona diventa forte, ma entrambi sanno che il loro legame porterebbe a una guerra.
Mettere un freno alla passione, tuttavia, sembra davvero impossibile…

“La ribelle delle Highlands” 
Autrice: Suzanne Enoch
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1226
Uscita: settembre 2021

La serie Scandalous Highlanders’:
1) UN DIAVOLO IN KILT (The Devil Wears Kilts)
2) QUELL’ADORABILE ACCENTO SCOZZESE (Rogue with a Brogue)
http://www.sognipensieriparole.com/2020/07/pensieri-su-quelladorabile-accento.html
3) PAZZA DI UN HIGHLANDER (Mad, Bad, and Dangerous in Plaid)
4) LA RIBELLE DELLE HIGHLANDS (Some Like it Scot)



Questa serie dedicata agli Highlanders della Enoch mi è piaciuta moltissimo, fin dal primo volume, per il suo mix romantico/divertente davvero azzeccato. Mi sono appassionata da subito alle vicende familiari dei fratelli MacLawry (Ranulf, Arran e Orso, più la sorella Rowena) e del loro amico e alleato Lachlan. 
Se non li avete ancora letti, vi consiglio di recuperarli.

La Enoch crea un'ambientazione di ruspanti e nobili highlanders in contrasto con la Londra ottocentesca di damerini e debuttanti inglesi, facendo mescolare eleganza e onore, abiti da ballo e kilt, uscite in carrozza e inseguimenti di caccia e agguati, con in più il clan protagonista al centro di una lotta per il potere locale.

All'appello mancava solo il fratello minore, Munro. In realtà, minore si fa per dire, visto che il ragazzone è due metri di una tale polposa massa di muscoli sodi che già il padre, osservandolo quand'era bambino, lo aveva iniziato a chiamare "Orso". E tale è rimasto.

Arrivato a ventisette anni, Orso è anche l'unico non ancora maritato in famiglia, si destreggia come zio dei piccoli e come aiuto per il laird suo fratello, ma non ha ancora trovato la sua vera vocazione, a parte cacciare selvaggina e bellezze femminili. Sul suo cammino incontra però una scozzese tutta d'un pezzo, una fanciulla abituata a cavarsela sia con la natura che con gli uomini in generale, che si sta nascondendo insieme alla sorella. Le due sono nobili, ma una è stata educata più come londinese, mentre Catriona è il giusto contrappunto (e contrappasso) per Orso: indomita, fiera e cocciuta.
E in più è quasi più brava di lui a sparare ai cervi.

Insomma, Orso non ha alcuna possibilità di salvarsi. L'amore arriva anche per lui, con uno strascico di sorprese e ostacoli, a cui parteciperanno tutti i familiari.
Direi che il il romanzo si presenta perfetto sino a tre quarti, con continui battibecchi dei due (e vari interventi di Ranulf e dei suoi occhi gelidi, che adoro), poi invece subisce un'accelerata sul finale, con una chiusura troppo facile, che ho gradito meno.
Però la serie resta super e anche Orso è promosso.

Amarilli



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