Pensieri su "The Rose" di Tiffany Reisz (The Godwicks #2)



Il giorno della sua festa di laurea, Lia riceve in regalo dai suoi genitori – ricchi collezionisti d’arte – un raro manufatto greco: una bellissima e antica coppa. Su quello splendido oggetto ha messo gli occhi anche August Bowman, amico dei genitori e ospite alla festa. Secondo August, la coppa, nota come “Kylix della Rosa”, veniva usata nelle cerimonie in onore del dio greco Eros e ha lo straordinario nonché pericoloso potere di far avverare le più intime fantasie sessuali.

Lia è scettica riguardo alle affermazioni di August e sospetta che, essendo lui stesso un collezionista d’arte, stia solo cercando di mettere le mani sul prezioso manufatto.

L’uomo, allora, la sfida a provare e, quando Lia beve dalla Kylix, si ritrova all’improvviso immersa in un mito erotico così vivido da sembrare reale. Con August al suo fianco, vivrà la più sensuale delle sue fantasie, un’esperienza che ha tutte le intenzioni di ripetere.

August è pronto a pagare qualsiasi prezzo per entrare in possesso della coppa, ma Lia ha in mente un altro tipo di baratto, uno che intreccerà le loro vite in un modo che entrambi non possono neanche immaginare.

Titolo: The Rose
Autore: Tiffany Reisz
Genere: Erotic romance; Paranormal
Serie: The Godwicks #2
Traduzione: Daniela Rossetti
Data uscita: 20 agosto 2021
Cover: Angelice




Lia conosceva il detto “Quello porta guai”, fino a quel momento, però, non ne aveva compreso appieno il significato.
Ora, sapeva esattamente che aspetto avesse un guaio: quello di August Bowman.


Ho letto quasi tutto quello che è arrivato da noi di Tiffany Reisz e direi che al 90% mi è sempre piaciuto molto. Questa serie non è al livello della sua celebre "Peccato Originale", ma credo che quanto a temperatura bollente, scene piccanti e audacia non abbia molto da invidiare.

Se nel primo e nel terzo volume (ops, sono andata a sbirciare) si rimane più nel contemporaneo, in questo THE ROSE troviamo un erotico a tinte paranormal.
Diciamo che la Reisz non osa niente di così originale, visto che Sherrilyn Kenyon ha scritto oltre venti libri paranormal/erotici su eroi greci (e altro) che impersonavano fantasie selvagge di giovani ragazze moderne (Fantasy Lover resta a tale proposito insuperato). E, credetemi, piazzare nei libri eroi storici colti in modalità "vivace" resta sempre una scelta vincente.

Come al solito, lei ci aggiunge però il giusto pepe e dosa scene di seduzione/passiamo all'azione molto intense, facendo sciogliere chi legge; qui la scusa è un artefatto magico, un'antica coppa che veniva usata per un culto dedicato alle divinità dell'amore, e ancora in grado di far rivivere a chi beve particolari richiami mitologici (da menzionare, tra le mie avventure favorite: il ménage con Achille e Patroclo e Andromeda/Perseo che, da soli, valgono la lettura).

August, il personaggio maschile, mi è piaciuto parecchio: dolce e sfrontato al punto giusto, con quel fascino malizioso che lo rende così desiderabile.
Lia, invece, si è rivelata così così: non riuscivo a far combaciare il suo lato "imprenditoriale" (chiamiamolo così) con il fatto che un attimo dopo ha 21 anni, ma gioca a fare l'infantile con cagnetto e traumi mai rimossi. L'ho trovata contraddittoria, divisa tra ingenua e intrigante a seconda dell'occasione.
A sua discolpa, va detto che non era facile evitare i pasticci amorosi, visti i suoi genitori.

Comunque, se resistete al calore, non vedrete l'ora di arrivare al prossimo volume (che aspetto!).

Se la malizia fosse stata un regno, quell’uomo ne sarebbe stato il re.

Amarilli

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