Pensieri su “Mia adorata sposa” di Janna MacGregor


March Lawson è un’orfana di nobili origini che da otto anni lotta per crescere i suoi fratelli nonostante le gravi difficoltà economiche: infatti tutti i beni di famiglia sono bloccati fino al suo matrimonio. 

Michael Cavensham, marchese di McCalpin, ha l’ingrato compito di custodire il patrimonio dei Lawson. Quando viene a sapere che la signorina March ha falsificato alcune carte pur di procurarsi parte dei fondi, decide di non denunciarla, a condizione di farle visita presso la sua tenuta per valutare la situazione più da vicino. March non ha altra scelta che accettare, ma ancora non immagina che l’affascinante marchese, l’uomo che ha il controllo di tutti i suoi beni, non tarderà a conquistare anche il suo cuore…

Titolo: Mia adorata sposa
Autrice: Janna MacGregor
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Classic 1224
Ambientazione: Inghilterra, 1813 (periodo regency)
Uscita: settembre 2021

La serie ‘Cavensham Heiresses’:
1) SPOSA AD OGNI COSTO (The Bad Luck Bride)
2) BACIATA DAL DESTINO (The Bride Who Got Lucky)
3) MIA ADORATA SPOSA (he Luck of the Bride ) 
4) “The Good, the Bad and the Duke”, di prossima pubblicazione.



Questa è decisamente una serie in crescendo, quanto a trame e stile, o piuttosto sono io che sto affezionandomi ai personaggi e quindi mi piace leggere cosa accade dopo.

In realtà la coppia principale che appare qui è nuova.
March è una gentildonna che conosciamo a diciassette anni, rimasta orfana dei genitori e con tre fratellini da crescere, alla mercé di tutori ed esecutori testamentari che non offrono alcuno aiuto e lasciano i poveretti nella più completa indigenza. 
Senza perdersi d'animo, lei s'inventa contadina e allevatrice per offrire un tetto e cibo per i propri familiari, sino a divenire falsaria per poter attingere alla propria dote vincolata (ed è palese l'assurdità delle usanze del tempo di bloccare i fondi sino al raggiungimento di una certa età o delle nozze, quando una ragazza poteva davvero morire di stenti prima).

Tutto sembra procedere tra mille difficoltà finché subentra un nuovo (affascinante) tutore, marchese ed erede di duchi, che non prende troppo bene la scoperta degli stratagemmi adottati dalla sua protetta. Tuttavia, quando McCalpin conosce finalmente la famigliola, non può chiudere gli occhi e non intervenire per proteggerli.

Diciamo che March e le sue sorelle sono Cenerentole molto speciali, baciate sì dalla fortuna improvvisa, ma sempre consapevoli della propria dignità.
Soprattutto la maggiore è dotata di iniziativa e numerosi talenti, ed è un esempio di una damina che non sa solo ballare e civettare, ma anche arrangiarsi. Non per nulla va subito d'accordo con Emma, la contessa che avevamo conosciuto nel secondo volume e che ha aperto un istituto di credito dedicato a una clientela femminile.

Da parte sua, anche McCalpin ha i suoi segreti e una fragilità molto umana, e a suo modo viene protetto e amato dalla sua famiglia.
Sono una bella coppia e si tifa per loro, tra scontri, scandali e brutte sorprese.

Un ottimo volume che invoglia a proseguire la serie (nel quarto, peraltro, c'è un "lui" che aspetto); menzione speciale anche per le sorelle, per Hart, per la duchessa madre (romanticissima) e per un visconte bambino (adorabile) con un altrettanto adorabile gattone.

Amarilli

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