REVIEW TOUR per "In fuga da Houdini" di Kerri Maniscalco (Stalking Jack the Ripper Series #3)


Cari lettori, state seguendo le tappe di questo ricco BT e RP?
Oggi, come promesso, trovate la mia recensione per il terzo volume di STALKING JACK THE RIPPER: IN FUGA DA HOUDINI.

Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l’America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata – compresa l’esibizione di un giovane e promettente artista della fuga – sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l’altra, giovani donne vengono trovate morte.

Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna – con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi – si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull’identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?


Kerri Maniscalco
In fuga da Houdini
Editore: Mondadori
grazie alla CE per l'opportunità!
ISBN: 9788804728115
552 pagine
Uscita: 15 settembre 2020



«Uomini come?» Allungai il braccio e le strinsi la mano. «Scienziati e ingegneri?» 
«Bugiardi.» 
«È un illusionista» precisai io. Non mi era sfuggita la punta di veleno che aveva iniettato in quell’ultima parola. «Un uomo di spettacolo.» 
«Appunto.» Liza ritrasse la mano e incrociò le braccia. «Un bugiardo. In un completo sgargiante.»


Ed eccoci al volume tre di questa originale saga che unisce l'aspetto dell'indagine avventurosa, collegata a grandi misteri storici e allo sfondo ottocentesco (con le inevitabili ripercussioni per una gentildonna  di buona famiglia che vuole specializzarsi niente meno che in medicina).

In effetti, una volta che avrete letto i primi due volumi della saga, non potrete non ritenervi appassionati dei cosiddetti #Cressworth e desiderosi di vedere cos'altro potranno combinare.

Diciamo che io mi sono affezionata più al cinico e sferzante Thomas, che non all'intrepida Audrey Rose, complice soprattutto il POV in prima persona di lei, che ci accompagna dentro a ogni suo minimo pensiero, sospiro, dubbio, esitazione, rendendola abbastanza miagolante.
Insomma, una tipa che non riesco a vedere in chiave femminista, soprattutto perchè mi pare che sia affetta da tutti gli stereotipi della ragazza belloccia appena uscita dall'adolescenza: il mondo ruota intorno solo a lei, tutti vengono in qualche modo attratti/affascinati da lei, nel bene e nel male, e lei giostra le persone un po' a suo piacimento, con la convinzione di perseguire il sommo bene (vedi Thomas)...

Dunque, dopo essersi lasciati alle spalle gli orrori di Londra e le maledizioni gotiche della Transilvania, i nostri prendono una nave per andare in America, al seguito dello zio medico. Anche se non è ben chiaro perché debbano andarci entrambi e a fare cosa, la stessa Etruria che li trasporta (siamo nel 1889) diviene teatro di nuovi efferati omicidi, e ovviamente (!) i nostri non possono che attivarsi.
Complice la presenza di un circo che promette spettacoli strabilianti, l'assassino uccide con grande fantasia, distribuendo a destra e a manca carte e tarocchi.

Se già nei precedenti, la sospensione dell'incredulità costringeva a un impegno notevole, stavolta la trama va parecchio per conto suo. 
Soprattutto non si comprende perché i tre si affannino a cercare l'assassino, quando il comandante stesso fa ostruzionismo, i circensi appaiono infastiditi, i passeggeri non vedono l'ora di sbarcare. 
E ancora una volta mi chiedo quale funzione abbiano le autopsie e i dettagli sanguinolenti/splatter, se alla fine gli indizi sono altrove... Mah.

Nel complesso il romanzo mi ha ricordato una puntata di Scoby-Doo, quella serie di cartoni incentrata sui grandi misteri, con tanto di effetti speciali, illusioni e travestimenti, anche se qui il tono è assai meno scanzonato e anche meno leggero.
Il rapporto Audrey Rose/Thomas/Mefistotele è un po' un tiramolla criptico, oltre al fatto che lei non si meritava nessuno dei due. 
Però sono assolutamente curiosa di capire cosa accadrà in seguito.

Finale intenso e un bonus delizioso che mi ha reso amabile anche questo terzo libro.


 «State dicendo che, se questo fosse un romanzo, voi sareste l’eroe?» 
«Non siate ridicolo» lo rimproverò Thomas, l’aria sinceramente offesa. «Io sono tenebroso e misterioso. E potrei baciarvi o uccidervi solo per capriccio. A voi sembra eroico, per caso? Non sono molti gli eroi cervelloni e di bell’aspetto come me. Io, tuttavia, metto a disposizione i miei talenti oscuri per il bene superiore.»

Amarilli




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