Pensieri su "LE MEMORIE DI DANTE BASTILLE" di Marco Fichera

Dante ha imparato da tempo a convivere con la violenza che permea nel Blocco Sud, il luogo ideale dove dimenticare e farsi dimenticare, e recente traguardo nella colonizzazione di un Pianeta Rosso oramai fagocitato da multinazionali.
L’amena vita all’interno delle Colonie trascorre noiosa finché Daniel, il ragazzo con cui condivide
l’unità abitativa, poco prima di morire gli consegna una FemtoSD, scheda di memoria contenente la registrazione in soggettiva delle ultime ore di vita di uno sconosciuto, ucciso da una delle persone più importanti ed in vista della società.

Braccato, Dante si troverà costretto a fuggire, ma non è facile passare inosservati in una società in cui la legge impone il possesso di un device costantemente connesso.
Aiutato da qualcuno, osteggiato da molti, Dante cercherà il modo di tornare sul suo pianeta nativo,
spesso con le maniere forti.
I pochi indizi forniti dalle registrazioni di memoria criptate saranno la sua sola bussola nell’intricato percorso che lo vedrà costretto a vestire i panni dell’antieroe, svelando così ai suoi occhi le numerose sfaccettature prese dalla società durante la sua assenza.



Le Memorie di Dante Bastille
Marco Fichera
Editore: PubMe
Collana: Nhope
Genere: noir cyberpunk
Data pubblicazione: maggio 2020
Pagine: 378 p., Brossura
EAN: 9788833665269



"Le Memorie di Dante Bastille" di Marco Fichera è un romanzo distopico di genere cyberpunk, che mi ha veramente stupito, non solo per lo stile narrativo ma anche per l'originalità della storia.

In un mondo futuro, dove la tecnologia si è evoluta raggiungendo incredibili livelli di complessità, sino a controllare ogni aspetto della vita umana, la maggior parte della popolazione passa l'intera esistenza a stretto contatto con lo schermo, spesso senza uno scopo, limitandosi a seguire mode e a dare origine a futili conflitti sui social.
Tanto è vero che la società si è nettamente divisa in due fazioni: i posher e i loser.
I primi sono strettamente legati alle mode e ai social e a qualsiasi cosa risulti ideata e sviluppata di recente, i secondi perseguono l'esatto contrario. L'umanità futura sta dunque andando sempre più allo sbando, seguendo una china rovinosa, ma pochi sembrano accorgersene e il nostro protagonista si trova tra questi.

Dante è un'unità sotto contratto, un lavorante del Blocco Sud nelle Colonie, Pianeta Rosso.
È un uomo solitario, stanco della vita e di allontanarsi da un passato misterioso perfino per lui.
Quando il suo coinquilino muore a seguito delle ferite riportate da una rissa, Dante trova tra le mani del cadavere una FemtoSD, ovvero una scheda di memoria nella quale sono stati registrati i ricordi di uno sconosciuto. Incuriosito, scopre così qualcosa di altamente pericoloso, una vicenda che coinvolge alcune delle più importanti personalità e che, se portata alla luce, potrebbe provocare scandali tali capaci di scuotere questa società incollata agli schermi fino alle sue fondamenta.
Prima che lui stesso possa accorgersene, Dante è inseguito e costretto a fuggire in modo costante da tutto e tutti, mentre cerca di cavare fuori qualche informazione più utile.
La sua fuga lo porterà a viaggiare dal Pianeta Rosso sino a luoghi lontani: dalle isole di Svalbard al Giappone, per poi terminare il suo viaggio in piena Cina, con un imprevedibile colpo di scena.

Il libro (e non solo, visto che anche le informazioni all'interno della FemtoSD sono divise in questo modo) è diviso in più parti, 8 per essere precisi: Fuoco, Lago, Cielo, Acqua, Terra, Vento, Montagna, Tuono.
Una scelta interessante, dato che questa struttura si rifà alla cultura cinese, tuttavia avrei gradito capire di più il collegamento tra l'elemento scelto e lo specifico ricordo all'interno della storia.

Nel complesso, questo romanzo mi è piaciuto davvero molto.
È una storia suggestiva ed elettrizzante, a tratti forse violenta e molto diretta, ma che offre numerosi spunti di riflessione su un futuro potenziale e su cosa potrebbe riservare la nostra società in futuro. Tra i vari aspetti positivi, segnalo senza dubbio l'ambientazione, con una visione della struttura di un mondo dipendente dalla tecnologia e che già oggi potrebbe non distaccarsi troppo dalla nostra realtà: questo mi ha fatto veramente pensare a lungo.

Anche lo stile è stato all'altezza della storia, veloce e intrigante, in un rapido crescendo.
Se proprio devo fare un piccolo appunto, mi sarebbe piaciuto anche qualche chiarimento sul passato di Dante, soprattutto in considerazione del finale (che mi ha lasciato a dir poco spiazzata!).

Molto consigliato.

La vostra Lila :)

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