Pensieri su "QUALCUNO HA UCCISO IL MIO EDITOR" di Josh Lanyon

Per sedici anni il solitario scrittore di gialli Christopher Holmes ha goduto di una carriera di grande successo, grazie alla popolarità dell’anziana investigatrice Miss Butterwith e del suo geniale gatto Mr. Pinkerton. Ma le vendite di libri sono calate a parte che nella narrativa femminile, e al nuovo editor di Christopher non piacciono i detective attempati. È un mondo tutto rosa quello in cui Holmes si ritrova catapultato.

Su esortazione della sua agente, Christopher accetta con riluttanza di partecipare a un convegno di scrittori presso una remota tenuta vinicola del Nord della California. Ma non fa in tempo ad arrivare che già scopre il cadavere di una donna in pigiama in mezzo al bosco. Se quasi due decenni passati a scrivere gialli gli hanno insegnato qualcosa, di sicuro la donna non dev’essere morta per cause naturali.

Con una tempesta nel pieno della sua potenza e un ponte allagato che rende impossibile ricevere soccorso, sembra di stare in uno dei gialli ambientati in isolati manieri di campagna di Christopher! Se solo ci fosse Miss Butterwith nei paraggi. O persino Mr. Pinkerton…


Titolo: Qualcuno ha ucciso il mio editor
Titolo originale: Somebody Killed His Editor
Serie: Holmes & Moriarity #1
Autore: Josh Lanyon
Traduttrice: Raffaella Arnaldi
ISBN EBOOK: 978-88-9312-813-1
ISBN CARTACEO: 9788893127356
Genere: Mistery
Lunghezza: 280 pagine 



Mi trovavo in mezzo al nulla insieme a un cadavere. 
Il fatto positivo: non ero io il cadavere.


Christofer Holmes è il protagonista e punto di vista di questo divertente giallo. Lo conosciamo in un periodo di crisi nera su tutti i versanti, infatti il suo fidanzato storico lo ha mollato, i suoi libri hanno un consistente calo di vendite e, ultimo ma non meno importante, è alle soglie di un evento drammatico… i quarant'anni. 

In un ultimo tentativo di salvare almeno la sua fonte di reddito si fa convincere a partecipare ad un week end tra colleghi scrittori, scrittrici ed editor, che in modo rocambolesco e con discreto spargimento di sangue lo tirerà fuori dalla zona comfort in cui si era rintanato, sia nella vita vera che in quella inventata scrivendo. 

Il racconto è una sorta di divertente loop in cui uno scrittore che narra di una detective dilettante veste a sua volta i panni di detective improvvisato e cerca spesso ispirazione investigativa proprio nella sua protagonista, l’attempata miss Butterwith, che nel libro viene costantemente denigrata dall’agente di Christofer perché non più accattivante per il mercato editoriale (dove vanno per la maggiore detective molto più fashion, sexy, giovani e perché no anche demoni).

Non che invidiassi il successo di nessuno. 
Non eccessivamente. 

Oltre ad inciampare in cadaveri ad ogni piè sospinto il nostro eroe si imbatterà anche in una sua ex avventura amorosa, lo scrittore dallo sfolgorante successo, aspetto e gioventù J.X. Moriaritry, con cui avrà parecchi scontri ma con cui troverà anche il modo di districare il mistero del caso e di collaborare con ancor più entusiasmo a riallacciare i loro legami personali per future, sensuali e divertenti avventure (visto che questo è il primo capitolo di una serie di libri con questi due protagonisti).

Ho letto con molto piacere questo giallo infarcito di situazioni tipiche della letteratura investigativa, dalla Christie a Stout, arricchito però da un’ironia irriverente, scene tragicomiche e da scoppiettante erotismo. 
Forse l'elemento meno riuscito risulta proprio il giallo, un po' scarsino se uno si accosta al libro per trovare proprio quello, e che mi fa togliere una mezza stellina.

Concentrati sui problemi altrui tanto per cambiare, mi ordinai. Ti serve pratica. 
Da ora in poi dovrai vivere in un mondo non di tua invenzione. 
Pensiero orribile. 

Lucia

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