Pensieri su "“Orgoglio e sentimento” di Linda Kent

Maximilian Rosworthy ha ereditato il titolo di visconte ed è deciso a prendersi cura della sua gente. 
Purtroppo la proprietà è in rovina e le spese sono troppe, dunque non gli resta che cercarsi una moglie ricca. 

Peccato sia attratto da Penelope Foxmore: lei è tutto ciò che il suo cuore desidera, ma è priva di dote. L’orgoglio deve cedere all’amore o viceversa? Max non ha dubbi. 

Dal canto suo, Penny è una ragazza molto sensata e per questo ha deciso di sposare Mr Hobbs, un placido reverendo. 

Finché il caso e una serie di imprevedibili avventure la costringeranno a scegliere fra ragione e sentimento.


Titolo: ORGOGLIO E SENTIMENTO 
Autrice: Linda Kent
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1207
Settembre 2020




"Da queste parti i gentiluomini di aspetto gradevole e di apprezzabili sostanze sono rari e noi non abbiamo alcuna possibilità di incontrarli. Te l’ho detto" insistette per convincere la sorella che continuava a scuotere la testa" se qualcuno piacente e benestante come il Mr Bingley di Orgoglio e pregiudizio venisse ad abitare in città potremmo riparlarne, 
ma la realtà è ben diversa dalla letteratura.


Chi non ha mai immaginato di scrivere una variante di qualche libro di Jane Austen, o di prendere uno o più personaggi, combinandoli tra loro? 
Io penso di averlo fatto parecchie volte (solo nella mia mente, ovvio), e direi che spesso sono andata alla ricerca di romanzi moderni che riprendessero in qualche modo quelle stesse atmosfere, la vivacità, l'impudenza di certe battute, il lieto fine tanto sospirato.

Linda Kent ci propone una sua personale versione, senza neanche celare più di tanto (fin dal titolo) di giocare a mixare due dei più celebri libri austeniani.

Ho trovato delizioso, ad esempio, l'inizio in cui le protagoniste leggono proprio Orgoglio e pregiudizio, paragonando la loro storia alle vicende delle sorelle Bennet, e poi che tutti i capitoli contengano delle piccole citazioni, oppure dei rimandi qua e là (Darcy e Bingley, tra tutti), in un continuo gioco di specchi davvero ammaliante.

Certo, non occorre ricordare perfettamente le opere menzionate, però diciamo che il lettore potrà gustare molto di più il romanzo, divertendosi a fare qualche confronto.
Penelope e Cassandra sono due sorelle in età da marito, con una dote non proprio florida, ma senza titoli e una famiglia che possa garantire a entrambe il debutto in società: ecco perchè la prima, tranquilla e assennata (benché con un caratterino pepato) ha deciso di accettare il pacato corteggiamento del reverendo locale, per permettere alla seconda, più giovane e sognatrice, di tentare la via di un matrimonio più sostanzioso.

Ma il destino non segue le decisioni prese a tavolino, e a complicare le cose arriva il nuovo visconte Max, una sorta di Mr. Darcy, orgoglioso e altero, che pensa che sposare una moglie con dote sia una semplice voce da spuntare sulla sua lista.
Ovvio che Penny non può accettare niente meno che l'amore con la A, finendo persino per trovare più confortante un reverendo che non le piace rispetto a un fascinoso nobile di cui è innamorata folle, solo per non dargliela vinta!

Insomma, una lotta di caratteri testardi e cocciuti, ben scritta e piacevole da leggere, sicuramente consigliata!
Unico neo, a mio parere, risultano le scene d'amore: le ho trovate descritte con uno stile aulico, che mi è parso a tratti un po' forzato.

Amarilli

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