SEI RISPOSTE D'AUTORE - Antonio Fusco
Antonio Fusco
• Sei risposte d’Autore:
1) Chi è
Antonio Fusco?
Un cinquantaquattrenne, napoletano di origine, che
fa il funzionario della Polizia di Stato e ha girato l’Italia per lavoro. Sono
approdato in Toscana nel 2000 e mi ci sono stabilito con mia moglie e i miei
due figli. Come formazione ho conseguito la laurea in Giurisprudenza e in
Scienze delle Pubbliche amministrazioni ed ho frequentato un master di II
livello in criminologia forense. Attualmente mi occupo in via prevalente di
indagini di polizia giudiziaria.
2) Cosa ti
piace scrivere, come e quando?
Sin da ragazzo amavo molto leggere libri e mi
piaceva scrivere. Negli ultimi anni mi sono avvicinato al mondo del giallo e
del noir grazie a partecipazioni a convegni e incontri promossi da associazioni
di amanti del genere, dove intervenivo in qualità di esperto e di criminologo.
Durante uno di questi incontri mi è venuta l’idea che poi è diventata il motore
del giallo, l'intreccio, che ovviamente non posso rivelare. Quando ho iniziato
a scrivere, dalla mia esperienza professionale sono venuti fuori da soli, come
se non aspettassero altro da tempo, ritagli di memoria che mi hanno aiutato a
delineare in modo credibile personaggi, caratteri e situazioni che danno quel
taglio particolarmente realistico al romanzo. Dovendo conciliare la passione
per la scrittura con il lavoro, cerco di ritagliarmi spazi per scrivere nei
weekend e nei periodi di ferie.
3) Com’è
avvenuta la pubblicazione della tua opera prima?
Ho inviato il manoscritto a varie case editrici
medio/grandi, scartando a priori l’ipotesi dell’auto pubblicazione. La Giunti
mi ha risposto una prima volta dicendomi che aveva trovato delle cose
interessanti nel romanzo ma che avevano deciso comunque di scartarlo. Questo mi
ha dato fiducia perché mi ha fatto capire che c’era qualcosa di buono. Grazie a
una lettura critica ad opera di una professionista freelance ho rivisto alcune
cose ed ho rispedito il manoscritto alle case editrici. La Giunti mi ha
chiamato dopo una settimana ed è iniziato quel lavoro di editing e di revisione
che solo una buona casa editrice può fornire e che rappresenta una garanzia di
qualità del prodotto finale e un percorso di crescita per l’autore.
4) Cosa
credi sia indispensabile per riuscire a pubblicare?
Scrivere qualcosa di bello e di originale.
5) Cosa
pensi sugli editori a pagamento, la self-publishing e l’editoria tradizionale?
Dipende da cosa si vuole fare. Se l’obiettivo è
quello di avere una copia stampata del proprio romanzo allora vanno bene anche
gli editori a pagamento o la self-publishing. Se si vuole arrivare al grande
pubblico dei lettori (che in Italia tanto grande non è) bisogna insistere con
l’editoria tradizionale.
6) Quale consiglio daresti agli esordienti?
Il primo consiglio è quello di porsi qualche
domanda preliminare. Per esempio: “con tutti i libi che vengono pubblicati ogni
anno, c’è proprio bisogno di quello che hanno scritto loro?”; “il romanzo che
vorrebbero pubblicare è veramente originale oppure si tratta della riscrittura
di qualcosa di già visto?” Detto questo, il secondo consiglio è quello di
curare molto l’incipit ed il finale, perché sono le pagine che vengono lette
dagli editor delle case editrici per decidere se andare avanti con la
valutazione o scartare un manoscritto.
• Breve biografia:
Antonio Fusco è nato nel 1964 a Napoli. Laureato in
Giurisprudenza e Scienze delle pubbliche amministrazioni, è Funzionario nella
Polizia di Stato e Criminologo forense. Ha lavorato a Roma e a Napoli. Dal 2000
vive e lavora in Toscana, dove si occupa di indagini di polizia giudiziaria. Ha
ottenuto diversi premi letterari, di cui il Premio Scrittore Toscano 2014, il Premio
Garfagnana in Giallo 2014 e il Premio internazionale Apoxiomeno 2015 con Ogni giorno ha il suo male; il Premio Mariano
Romiti 2016, il Best 2015 Libri gialli nella classifica annuale ITunes Apple,
il Premio Furio Innocenti giallista toscano Serravalle Noir, il Trofeo Rinaldo
Scheda Spirito della riforma 2015 e il Premio San Domenichino 2017 con La pietà dell'acqua. Il metodo della fenice è stato Best 2016
nella classifica annuale iTunes Apple.
• L’ultimo romanzo di Antonio Fusco in libreria:
Mentre sulla cittadina toscana di Valdenza si addensa una coltre di nubi cariche di neve, il commissario Casabona, di passaggio in questura per sistemare le ultime cose, ha un unico pensiero: tornare quanto prima in ospedale a fianco della moglie Francesca, le cui condizioni di salute lo hanno spinto a chiedere un incarico meno impegnativo. Ma la sua determinazione sta per essere spazzata via da un caso che ha sconvolto i suoi uomini e l’intera provincia: una bambina di tre anni letteralmente svanita nel nulla; una madre in lacrime che, entrando nella cameretta dove l’ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto. Quando l’ispettore Proietti gli mostra la foto di Martina, con il suo caschetto biondo e lo sguardo limpido e fiducioso, Casabona riesce a stento a conservare la sua fermezza. Può davvero sottrarsi al grido di aiuto di quegli occhi e lasciare la sua squadra senza una guida? Ben presto i sospetti si concentrano su un balordo cocainomane da cui la madre ha ricevuto esplicite minacce, e con il quale intratteneva rapporti piuttosto torbidi. Una soluzione servita su un piatto d’argento, eppure qualcosa non quadra, e Casabona sente per istinto che la madre non è l’unica fra le persone vicine a Martina ad avere dei segreti. È il momento di prendere in pugno l’indagine e scavare molto più a fondo. Una ricerca che trascinerà Casabona in un mondo popolato di maschere e vite parallele, abilmente nascoste dalla facciata della pubblica virtù...
Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l’ha portata via, oppure è uscita da sola per poi smarrirsi nei boschi? E soprattutto: ha ancora senso, dopo tanti giorni, aggrapparsi alla speranza di ritrovarla viva?
Nessun commento: