Pensieri su "TRA LE BRACCIA DI UN PRINCIPE" di Sabrina Jeffries

Alexander Black, conte di Iversley, ha appena ereditato la tenuta del padre insieme a tutti i suoi debiti. Alec ha dunque un problema finanziario. Deciso nel voler restaurare gli antichi splendori, il giovane capisce che l’unica soluzione è il matrimonio con un’ereditiera prima che la notizia del dissesto finanziario in cui si trova raggiunga Londra. La prescelta è Katherine Merivale, nel cui cuore il fascino del conte di Iversley non tarda a far breccia. Ma per conquistarla davvero…

TRA LE BRACCIA DI UN PRINCIPE (In the Prince’s Bed) è il primo romanzo della serie dedicata alla “Fratellanza Reale” (Royal Brotherhood), dedicata a tre figli illegittimi di re Giorgio IV, cioè ai fratellastri del Principe di Galles.

La serie include inoltre AL PIACERE DEL PRINCIPE (To Pleasure a Prince) e UNA NOTTE CON IL PRINCIPE (One Night with a Prince).

Titolo: Tra le braccia di un principe
Autore: Sabrina Jeffries
Serie: Royal Brotherhood #1
Editore: Mondadori
Collana I Romanzi – Oro n. 180
Ambientazione: Inghilterra, Londra, 1813 (periodo regency)
Premi e riconoscimenti della critica: Premio Holt Medallion nel 2004 come Miglior Romanzo Storico Breve (Best Short Historical Romance)


Historical romance
4,5 stelline


Parlavano forse di lei? No. Non poteva essere. Un uomo con una così vasta esperienza e il gusto per la vita selvaggia non poteva provare alcuna attrazione nei suoi confronti. Non secondo il libro "Retorica del dissoluto". Non si diceva forse, in uno dei capitoli, che "un dongiovanni deve evitare le vergini perchè potrebbe essere coinvolto in problemi tanto inaspettati quanto seri"?


Devo dire che non mi aspettavo molto da questo romanzo, anche perchè - lo ammetto - ho letto davvero poco della Jeffries.
Invece si è rivelato davvero carino, ma proprio tanto!
Si tratta di una serie davvero curiosa, dove il "principe" che ricorre nei vari titoli è quasi un'amara verità-presa in giro: tutti i protagonisti maschili non lo sono, e non perchè siano uomini privi di qualità, ma semplicemente perchè mai ufficialmenti riconosciuti dall'augusto genitore.

Tuttavia i tre "bastardoni" del principe (e qui lo dico in senso affettuoso) non si perdono d'animo e, ormai adulti, decidono di intrecciare i loro destini, offrendosi reciproca solidarietà per permettere a ciascuno di realizzare le proprie ispirazioni.
Si comincia da Alec, conte squattrinato per colpa dei propri ascendenti e con l'impellente problema di rintracciare una giovane ereditiera per saldare debiti e lavori di ristrutturazione. Sin qui nulla di originale, ma Alec è un bravo ragazzo (alla fin fine), l'ereditiera si è letta la "Retorica del dissoluto" e quindi è pronta a contrastare eventuali libertini, e poi c'è una madre impicciona, e un amico del cuore-aspirante concorrente che non aspira poi così tanto a concorrere...

Davvero una lettura briosa, con un dolcissimo finale.
E confido che siano ristampati presto anche i successivi volumi di questa "Fratellanza Reale".

Amarilli

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