Rubrica SI' O NO? "Tra le braccia di uno straniero” di Iris Johansen
Balcani, 1809. Nonostante la giovane età, Marianna Sanders ha già dovuto affrontare gravi lutti e un difficile viaggio in territori segnati dalla guerra, per scoprire infine che la meta del suo pellegrinaggio è andata in frantumi.
Se avessi dovuto fare una "recensione singola" non nego che non l'avrei fatta. Per ko del libro nei miei confronti. Avendo preso l'impegno per la nostra rubrica doppia, allora lo sforzo è stato portato avanti fino in fondo.
Immagino che se è stato ripubblicato, sia stato voluto dalle lettrici. Quindi deduco che, forse, sono la sola a dire che potevano non farlo. Marianna è una ragazzina noiosa e Sua Grazia pure. Solo i paesi dove è ambientata, in parte, la storia sono affascinanti. Purtroppo l'autrice ha dato poco spazio all'ambientazione e ai luoghi. C'è stata solo una descrizione blanda che forse, nella mente dell'autrice, serviva a dare un ritmo serrato. Posso dire che anche il fratellino Alex di quattro anni mi ha istillato una nota di antipatia? Anche se è un bambino non deve essere per forza simpatico. Sono curiosa di sapere il pensiero di Amarilli immaginando che sia l'opposto del mio. Di solito le mie due stelle lei le trasforma in quattro quando esterna i suoi pensieri e, spesso, succede il contrario.
Ora cerca riparo e sicurezza per il fratellino Alex, ma non avrebbe mai immaginato di affidarsi alla protezione di uno straniero, Jordan Draken, freddo e bellissimo, che si offre di condurli con sé in Inghilterra…
Il buon cuore non spicca tra le doti del valoroso Jordan, ma il suo intuito gli dice che quella trovatella, giunta come lui a Talenka per la Vetrata per il Paradiso, custodisce in realtà un segreto in grado di decidere le sorti dell’Europa.
E per lui Marianna diventa ogni giorno più irresistibile…
TRA LE BRACCIA DI UNO STRANIERO (The Beloved Scoundrel) è la prima opera di Iris Johansen, affermata autrice di oltre un centinaio di romanzi sia storici sia contemporanei e romantic suspense, pubblicata nella collana I Romanzi.
Autore: Iris Johansen
Titolo: "Tra le braccia di uno straniero”
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 36
Ambientazione: Europa dell’Est + Inghilterra, 1809
Uscita: dicembre 2017
TRA LE BRACCIA DI UNO STRANIERO (The Beloved Scoundrel) è la prima opera di Iris Johansen, affermata autrice di oltre un centinaio di romanzi sia storici sia contemporanei e romantic suspense, pubblicata nella collana I Romanzi.
Autore: Iris Johansen
Titolo: "Tra le braccia di uno straniero”
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 36
Ambientazione: Europa dell’Est + Inghilterra, 1809
Uscita: dicembre 2017
Ledra dice
NO - La storia è molto, ma molto originale. Peccato che il ritmo sia inesistente. Mi sono annoiata dopo la ventesima pagina e ho perso i colpi a metà. Non vedevo l'ora di arrivare alla fine che, a dire il vero, è giunta in tempo a non farmi richiudere definitivamente il libro.Se avessi dovuto fare una "recensione singola" non nego che non l'avrei fatta. Per ko del libro nei miei confronti. Avendo preso l'impegno per la nostra rubrica doppia, allora lo sforzo è stato portato avanti fino in fondo.
Immagino che se è stato ripubblicato, sia stato voluto dalle lettrici. Quindi deduco che, forse, sono la sola a dire che potevano non farlo. Marianna è una ragazzina noiosa e Sua Grazia pure. Solo i paesi dove è ambientata, in parte, la storia sono affascinanti. Purtroppo l'autrice ha dato poco spazio all'ambientazione e ai luoghi. C'è stata solo una descrizione blanda che forse, nella mente dell'autrice, serviva a dare un ritmo serrato. Posso dire che anche il fratellino Alex di quattro anni mi ha istillato una nota di antipatia? Anche se è un bambino non deve essere per forza simpatico. Sono curiosa di sapere il pensiero di Amarilli immaginando che sia l'opposto del mio. Di solito le mie due stelle lei le trasforma in quattro quando esterna i suoi pensieri e, spesso, succede il contrario.
Passo quindi a te, Amarilli, la palla per l'ardua sentenza.
2 stelle
2 stelle
Amarilli dice
NO - Qui l'impresa di salvare qualcosa è davvero molto difficile.
Essendo un Introvabile, posso pensare che ai suoi tempi sia piaciuto molto. Oggi risulta un polpettone lunghissimo e pesante da digerire.
Inizio col dire che non mi è piaciuto per niente che l'autrice insistesse con l'età sedicenne della protagonista e con il Duca dei Diamanti che ogni due pagine ha un violento attacco di lussuria e vorrebbe concupire la nostra (sempre giustificato dall'autrice che ci ricorda che in quelle terre a sedici anni sono già donne e madri...). E allora? Il romanzo è per lettrici di oggi e io trovo urticante che questo tizio, navigato e maturo, volesse farsi la ragazzina orfana con fratellino appresso ogni 2x3.
E poi ovviamente lei è una tentazione vivente, anche se non si capisce come. E' saccente, noiosa, e si sente irraggiungibile in quanto depositaria di chissà che tradizione...
Poi la trama risulta incoerente, se solo si pensa che questi vanno avanti e indietro per l'Europa, tra Russia e Mediterraneo, mentre infuriano guerre napoleoniche e certo non c'erano i comodi collegamenti aerei di oggi. Sembra quasi che l'autrice volesse creare qualcosa di originale, salvo poi dover fare a tutti costi un passaggio per l'Inghilterra, perchè se lui non era un Duca (wow) e non aveva una magione ancestrale (wow) il romanzo non era abbastanza accattivante.
Da ultimo, il fatto che lui colga il fiore di lei in ogni angolo, salvo sposarsi all'ultima pagina (spoiler) me lo ha reso ancor meno galantuomo e più fastidioso.
2 stelle e mezzo per l'impegno e il numero di pagine
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