Pensieri su HAZEL LE LACRIME DEL MALE di Daniele Biglia e Luca Comizzoli

Cosa si insinua nella instabile vita della trentenne Hazel Howland? Cosa rende i suoi presagi più opprimenti, i suoi incubi più vividi, le sue scelte più difficili? Sarà l’incontro con un piccolo, improbabile essere umano a scatenare il potere latente delle domande sepolte nel suo passato. Hazel dovrà fronteggiare gli scheletri di una famiglia alla quale non sapeva di appartenere, tener testa al lutto, al tradimento e al cupo potere che cerca di corrompere l’unico vero affetto che abbia mai sperimentato. Gli echi di un testo profano scritto dodici secoli prima sono tornati a tuonare il loro messaggio di distruzione. Hazel sarà sola di fronte a questa minaccia, l’ultima prova per determinare la salvezza della sua anima e il destino dell’umanità intera.

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Ci buttiamo su un horror? Perché no.
A volte ci vuole, ma come tutti i romanzi mi piace farmi scegliere da loro.
Questo romanzo mi è stato proposto direttamente dagli autori, come spesso capita, ma sarà stato il modo in cui sono stata contattata, sarà stata la trama che mi ha incuriosita da subito insieme al titolo ed alla cover del romanzo, sarà che mi piacciono le sfide dei romanzi corposi... che non ho saputo dir di no.
E per fortuna che il mio intuito non ha fatto cilecca.

Ammetto che ho avuto bisogno delle prime cento pagine per ingranare e prendere confidenza con lo stile degli autori, ma poi è stato tutto un crescendo di suspance e adrenalina che non mi hanno permesso di chiudere il libro fino alla fine.

Vi preannuncio che la trama è molto più complessa delle poche informazioni che avete letto in sinossi e che voglio rivelarvi proprio perché non è giusto svelare troppo e togliere fascino alla storia.
La protagonista principale, come si evince dal titolo, è Hazel, una giovane donna, grafica di professione, con un'abilità nel disegno fuori dal comune.
Iniziamo a conoscerla poco alla volta nella sua amicizia con la migliore amica, unica persona su cui ha sempre potuto fare affidamento in quanto orfana.
A mettere in moto l'ingranaggio della storia è un pacco che le viene consegnato da un fattorino.
Hazel è alla ricerca disperata di un lavoro per poter pagarsi almeno l'affitto e il pacco contiene proprio un insolito invito per un colloquio di lavoro.
Tutto fa parte di un piano ordito per arrivare a lei ed al Prescelto. Ma Prescelto da chi? Per che cosa? Non posso permettermi di svelarvi troppo se non che in gioco c'è una sorta di nuova religione i cui adepti sono ben integrati nella società comune, spesso ricoprono posti di potere e sono molto vicini alla nostra protagonista.

Nuovi incontri, strani incidenti e morti premature sono solo alcuni degli ingredienti che andranno a movimentare la vita di Hazel per arrivare a destabilizzare non solo lei ma anche il lettore stesso.

Lo stile è molto descrittivo e particolareggiato e aiuta ad inquadrare bene i personaggi - soprattutto Hazel - nell'ambiente in cui si muovono. Quindi, a parte le prime cento pagine in cui ancora dovevo entrare nel vivo della storia e prendere confidenza, l'ho trovato semplicemente perfetto.

Alternando poi inquadrature diverse e spostando così l'attenzione ora su una determinata situazione, ora sull'altra, anche magari nel passato, gli autori riescono a far rimanere alta l'attenzione del lettore che resta sempre sul chi vive in attesa dei continui colpi di scena.

Il finale? Spettacolare. Sono semplicemente riusciti a stupirmi. Inoltre il romanzo lascia uno spiraglio aperto su un possibile seguito. Indiscrezioni trapelate ci dicono addirittura che l'intera storia andrà a comporre una trilogia. E io non me la farò scappare per nulla al mondo.

Se volete buttarvi su un horror con la certezza di esservi regalati un libro che vi terrà con la mente occupata il tempo almeno di leggere le quattrocento pagine di cui è composto, questo fa per voi. Io vi assicuro che attendo con impazienza di avere altre notizie da parte degli scrittori, e questa è già una garanzia della qualità del romanzo.

Stefania

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