Pensieri su "IL CANTO DI OESTEND" di Marie Sexton

I simboli hanno potere…

Aren Montrell ha sentito parlare degli spettri di Oestend: misteriose creature che sbucano di notte e uccidono chiunque si trovi all’aperto. Non ha mai avuto ragione di credere alle storie, ma dopo aver accettato un posto come contabile al BarChi, un polveroso ranch nella remota prateria di Oestend, Aren impara presto quanto gli spettri siano reali. Di colpo, si ritrova a vivere in una presunta casa infestata, sigilli e generatori sono le sue uniche protezioni contro le creature invisibili della notte. Come se non bastasse, deve fare i conti con una burbera, vecchia signora cieca, “mucche” mai viste prima, oltre al fatto di essere apparentemente diventato lo scapolo più desiderato dei dintorni.


Aren diventa anche l’unico confidente di Deacon, il nerboruto capomastro del BarChi. Deacon dirige il ranch con il pugno di ferro, ed è felice di avere finalmente qualcuno con cui parlare. Mentre la loro relazione si fa sempre più stretta, Aren scopre che c’è molto di più in Deacon e nel BarChi di quanto osasse sospettare. Deacon sembra determinato a negare sia le sue origini sia ogni diritto sul BarChi, ma se Aren vuole sopravvivere ai pericoli di Oestend, dovrà convincere il cowboy a smettere di fuggire dal suo passato e a reclamare finalmente ciò che gli spetta.


Titolo: Il canto di Oestend
Titolo originale: Song of Oestend
Serie: Oestend #1
Autrice: Marie Sexton
Traduttrice: Rita Demaria
Editore: Triskell Edizioni

Genere: Fantasy / Paranormal /BDSM
Note: MMM accennato
ISBN: 978-88-9312-231-3
Lunghezza: 343 pagine
Best Gay Fantasy 2011 – Rainbow Awards
Prezzo: € 6,99
Data di pubblicazione: 31 Maggio 2017




Era un bene che fosse così buio, che l’altro fosse dietro di lui. In quel modo, Aren poteva nascondersi. «Voglio che tu stia al sicuro,» bisbigliò. «Non voglio che tu vada.»
«Devo.»
«Lo so.» Iniziò a tremare, e sentì le braccia di Deacon stringerlo più forte. «Voglio solo che torni a casa. Dimmi che tornerai.»
«Nemmeno gli spettri potrebbero tenermi lontano.»
Proprio quello che Aren temeva.

Ecco quello che poteva divenire un gran bel libro paranormal-fantasy, sia pure con la sua gradita storia d'amore, e che è stato invece trasformato soprattutto in un romanzo BDSM con la trama fantasy sullo sfondo.
Come se l'autrice, dopo aver iniziato una storia che stava venendo benissimo, ha avuto paura a proseguire pensando che non fosse abbastanza, e ha pensato bene di aggiungerci pagine e pagine delle solite scene "attraverso il controllo io ti guarirò" ecc. ecc.
Mah. 
Dopo la terza scena, ormai superflua, ho saltato qua e là, essendo molto più curiosa di conoscere le origini degli spettri e di vedere che accadeva al ranch BarChi e ai suoi abitanti.
Se devo dunque giudicare il lato "spettrale" di questo libro, per me sarebbero senza dubbio 4 stelline piene. 
Ambientazione suggestiva e originale, giusta dose di folklore fantasy, leggende, canti e costante tensione narrativa. Immagini intriganti, come l'idea di legare la sopravvivenza umana al funzionamento di un misero generatore che pochi sanno mantenere in uso, in una terra di frontiera, dove se non ti risucchiano gli spettri, ti uccidono i tori o la natura malvagia dei tuoi simili.
Tolgo però mezza stellina per l'eccesso di scene carnali. 
Ripeto: non sono una purista dei generi, il sesso nel fantasy ci può ben stare (e lo apprezzo). Ma qui sono troppe e troppo ripetitive.
Quindi un certo rimpianto per un romanzo che poteva brillare di più.

Amarilli

1 commento:

  1. Ciao, innanzitutto complimenti per il blog e per le recensioni; sei veramente brava! Volevo sapere se ti va di passare dal mio blog, ho appena pubblicato il mio primo W.W.W... Wednesday http://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2017/07/www-wednesday.html se ti va diventa anche lettrice fissa, grazie!

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