Pensieri su "DIPENDENZA CLANDESTINA" di Hayley B. James

Connor Bishop è un agente della Buoncostume della polizia di Seattle, ma la parte del lavoro che preferisce è andare sotto copertura. La sua missione attuale prevede che si avvicini a Riley Drapeau, un trafficante di esseri umani messo all’angolo dall’FBI e diventato un informatore. Connor deve spremerlo per raccogliere prove che riguardano la sua organizzazione, ma nel farlo scopre un Riley del tutto diverso da quello che si aspettava.
Colto alla sprovvista, Connor si appoggia a Lucas, il suo contatto col mondo esterno, ma viene travolto da Riley e dal tentativo dell’uomo di ripulire il proprio nome e provare che i suoi soci hanno fabbricato prove contro di lui.
Immerso nel buio mondo dei traffici illegali, Connor trova più facile credere a Riley che a quello che dice l’FBI, soprattutto quando c’è una fuga di notizie all’interno del Bureau. La scelta che Connor deve affrontare diventa ancora più difficile quando Lucas ammette i suoi sentimenti per lui e gli promette una vita al sicuro, lontano dai pericoli. Ma Connor non può negare che l’unico uomo con cui vuole stare è Riley. Ed è costretto a chiedersi se la sua dipendenza dal pericolo lo possa portare ad amare un criminale.


Titolo: Dipendenza clandestina
Autore: Hayley B James
Editore: Dreamspinner Press
Serie. Sotto copertura
ISBN-13: 978-1-63533-934-5
Copertina: Paul Richmond
Traduzione di: Olivia Marusi
Genere: Suspense, MM
(Edizione originale: Undercover Addiction)
Pubblicazione: 27 giugno 2017


La Serie SOTTO COPERTURA
1) Sotto copertura - trovate la mia recensione qui
2) Dipendenza clandestina



"Sono i nomi a rendere le persone quello che sono?"
"Non ne sono sicuro. Caleb e Connor sono la stessa persona?"

Avevo un buon ricordo del libro precedente, ma questo mi è piaciuto moltissimo.
Forse è dipeso dall'atmosfera avvincente (un'indagine, veri criminali, trappole ovunque e soprattutto il costante timore di venire traditi), forse dal fatto che sin dal suo apparire nel bar Riley risucchia l'ossigeno intorno e tu rimani lì a boccheggiare, come un pesce fuori dall'acqua. In ogni caso non riuscivo a staccarmi ed ero troppo curiosa di proseguire.
Qui è un continuo scontro di buio e luce.
Se capisci subito che Caleb/Connor è il buono, e riesci a identificarti con le sue intenzioni, i suoi dubbi e la sua confusione, con Riley è un terno al lotto, perché un momento ti strega con i suoi modi gentili, e poi alla pagina successiva ti appare distante, risoluto e con il sospetto della crudeltà addosso.
Grande bravura dell'autice nel portarti per mano sino in fondo, senza finali zuccherati, ma in un continuo susseguirsi di colpi di scena, pieni di amarezza e adrenalina.
E le scene tra Caleb e Riley sono perfette, lasciatemelo dire.
Una gioia per gli occhi e per i sogni.
Mi è piaciuto anche lo stile: non ho la possibilità di giudicare il testo originale, ma la traduzione ha reso benissimo dialoghi e atmosfere.
Da leggere.

Non era neanche il modo in cui la testa di Riley era inclinata all'indietro, mostrando il collo in una silenziosa preghiera di essere succhiato e morso. 
Non erano le mezze parole e le sillabe indistinguibili che nascevano sulla lingua umida di desiderio di Riley e controllate da una mente pervasa dal piacere. No. 
Niente di tutto quello poteva competere con l'effetto che Riley aveva su di lui.
Oltrepassava la pelle e i tendini, arrivava dritto alle ossa. una semplice necessità o una vera dipendenza potevano essere sconfitte con il giusto trattamento.
Ma non Riley.
Il controllo che aveva su di lui lo spaventava ed estasiava allo stesso tempo.

Amarilli







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