Review Tour per "TUTTO A POSTO TRANNE L'AMORE " di Anna Premoli

Ludovico Paravicini è decisamente prevenuto in fatto di donne, ma chi non lo sarebbe, al posto suo? L'epilogo del suo grande amore è stato infatti davvero infelice. 
In una parola: divorzio. 
E per giunta non è stato nemmeno amichevole: Ginevra, la sua ex moglie, anni fa ha fatto armi e bagagli e preteso da lui un lauto assegno di mantenimento, autorizzandolo a pensare il peggio di lei. 

E adesso Ludovico sarebbe ben lieto di continuare a nutrire questa convinzione. 
Ma all'improvviso Ginevra ricompare e sembra molto determinata a fargli cambiare idea. 
A volte capita che le persone che si pensa di conoscere meglio riservino delle sorprese assolutamente imprevedibili. 
E non è detto che queste sorprese siano negative...


Titolo: Tutto a posto tranne l'amore
Autore: Anna Premoli
Editore: Newton Compton Editori *
* ringrazio la CE per la copia in anteprima
Pagine: 320
Uscita: 8 febbraio 2020



Rispetto alla prima serie "milanese" di Anna Premoli (quella con protagonisti più giovani, per intenderci Lavinia, Giada & Co., che ancora vado a rileggermi per quanto mi è piaciuta), questa seconda, dedicata ai tre amici quasi quarantenni, mi ha preso meno.

Per carità, la sua penna impeccabile si avverte sempre, si tratta di un romance che si colloca come al solito sopra la media, però mi è parso avere minore mordente rispetto ad altri suoi e non nascondo che ho fatto un po' di fatica a finirlo, principalmente per la mancanza di empatia con i protagonisti.

So che è paradossale, perché Ludovico e Ginevra per età mi sono molto più vicini, ma li ho trovati di un'immaturità abbastanza sconcertante.
Mi spiego meglio. Questi sarebbero quasi quarantenni?
Io a trentanove anni avevo figli, lavoravo da almeno quindici anni, avevo già una discreta carriera, e so con sicurezza di essere stata molto più matura di questi due. Non parlo solo per me, parlo per molti miei amici e colleghi, mi pare quasi un torto equipararci a un Ludovico ancora madre-onnipresente e, soprattutto, all'insopportabile protagonista.

Ecco, io davvero non capisco cosa abbia combinato prima Ginevra, quali incredibili ostacoli le abbiano impedito di crescere, per portarla soltanto ora .a fare certe scelte nella vita e a decidere di diventare (finalmente) "grande".
E, quanto al matrimonio, davvero una donna può buttare all'aria un progetto quinquennale e affrontare un intero divorzio (che, ricordo, per quanto consensuale sia, e non ci siano figli né udienze concitate, in Italia arriva in ogni caso dopo anni, anche ora che la normativa è stata resa più agevole) senza alzare la mano e spiegare che il tutto è andato al di là delle sue intenzioni?
Cioè, ferisci una persona che (comunque) ami per un mero calcolo azzardato?

Ginevra rappresenta il prototipo delle tizie che io ho sempre chiamato le "Belle addormentate con dolo", quelle che cincischiavano mentre noi in aula studio sgobbavamo o al lavoro ci tiravamo su le maniche, perché tanto sapevano d'essere carine e confidavano sul fatto che qualche bravo ragazzo con buon stipendio prima o poi le avrebbe sposate. E che, immancabilmente, prendono coscienza e si svegliano tardi.
Fossi stata nei panni di Ludovico, io non l'avrei ripresa né perdonata.

Al di là della trama un po' surreale (per quanto sia interessante l'aggancio contemporaneo alla pandemia e al lockdown), se questo romanzo mi ha provocato una reazione è una certa dose di disillusione.

Ho sempre letto i libri della Premoli per uscire dal grigiore quotidiano e dalla realtà, in questo romanzo mi è mancato l'amore e il rosa e un pizzico di polvere magica.

Amarilli




2 commenti:

  1. capisco cosa intendi anche se come sai nel complesso ho apprezzato il romanzo.

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    1. Sì, so che a te è piaciuto :) Stavolta non mi ha toccato le corde giuste, sob!

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