Review Party per "IL REGNO CAPOVOLTO" di Marie Lu

NATA CON UNO STRAORDINARIO DONO musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell’Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l’età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro.

Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un’offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.
Nel suo primo romanzo storico, l’autrice bestseller del “New York Times” Marie Lu intesse una storia rigogliosa e poetica che parla di musica, magia e dell’indissolubile legame tra un fratello e una sorella.

Marie Lu
Il regno capovolto
Editore: Mondadori *
 * ringrazio la CE per la copia digitale
Collana: Fantastica
ISBN: 9788804735175
348 pagine
Uscita: 2 febbraio 2021


Ti dice di suonare, e tu suoni. Ti dice di inchinarti, e tu ti inchini.
Ti dice cosa devi fare e cosa non devi fare e tu fai questo e non
fai quello. Ti dice di non arrabbiarti, e tu sorridi, abbassi gli occhi,
taci e ti comporti esattamente come ti ha detto, sperando che sia
ciò che vuole. 
E poi una sera ti accorgi che gli hai dato tanta parte
di te stessa che non ti è rimasto altro che l’inchino, il sorriso, e
il silenzio. 
Non sei nulla.


Questo è stato un romanzo su cui avevo forti aspettative, ma che si è rivelato più ostico del previsto, lasciandomi abbastanza insoddisfatta.

In effetti, nel leggere la sinossi m'ero immaginata un libro con una certa componente di riscatto femminile, visto che è dedicato alla talentuosa (ma sconosciuta) sorella maggiore di Mozart, un personaggio capace, dotato come il fratello, eppure rimasto nell'ombra della Storia a causa del suo essere semplicemente una ragazza e non un maschio.
Inoltre vari elementi iniziali mi avevano riportato alla mente le atmosfere di Wintersong, romanzo che già avevo amato.

Purtroppo, sotto il primo aspetto sono rimasta delusa. Se la storia non ci ha tramandato nulla della povera Nannerl, la Lu non fa nulla per ravvivarla.
Pur potendo contare sulle libertà concessale dall'aver scelto un approccio fantastico nella narrazione, ci tramanda semplicemente quella che deve essere stata la sua esistenza, costellata di sacrifici e rinunce. Non ci sono pagine da protagonista per Nannerl, qualcosa che ce la faccia sentire vicina.

L'autrice s'inventa una trama surreale, a base di maledizioni, desideri tentatori e prove da superare in un mondo magico, in contemporanea a una vita grama, che sarà anche realistica, ma è appunto di un noioso sconcertante.
Da un lato, certe parti mi parevano riservate a un pubblico infantile, infarcite di descrizioni simil-poetiche ma piuttosto prolisse e banali, dall'altro, ogni volta che la protagonista provava ad alzare la testa e a dimostrare un po' di coraggio, veniva subito zittita e ricacciata al suo posto.
E la famiglia di Mozart fa veramente cascare le braccia per ottusità e rassegnazione.

Alla fine, se l'obiettivo era togliere questa Marianna/Nannerl dall'oblio, per me non è stato raggiunto: non le è stato dato un guizzo concreto né un motivo per imprimerla nella memoria.

Forse tagliando un centinaio di pagine, chissà, sarebbe stata una lettura già più piacevole.
I miei sentimenti finali alla conclusione del libro (oltre alla catalessi): molta tristezza, un senso generale di sconfitta e fatalismo.

Mamma sospirò. «Woferl assomiglia a tuo padre. Sono entrambi
uomini testardi, e noi due… le donne che vivono con loro… dobbiamo
imparare a esprimere le nostre opinioni senza che se ne accorgano.
Così va il mondo.»

Amarilli







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