Review Tour per "GREYTHORNE di Crystal Smith (Bloodleaf #2)

“Sono nata da una sanguifoglia, no? Un veleno. Ho cercato in tutti i modi di aiutare la gente, di fare la differenza, ma ho solo peggiorato le cose. E proprio come una sanguifoglia, qualsiasi piccola buona azione potessi compiere non avrebbe mai eguagliato l’entità del caos che avrei scatenato provandoci.”

La vita della principessa Aurelia è di nuovo sconvolta quando il regno che pensava di aver salvato si avvia inesorabile alla rovina, una persona amata muore tragicamente in un naufragio e la sua patria d’origine si rifiuta di riconoscere il legittimo diritto al trono del fratello Conrad.

Con la certezza che non esista più un luogo in cui possa sentirsi davvero a casa, Aurelia fa ritorno a Greythorne, il maniero della famiglia del suo migliore amico, giusto in tempo per essere travolta da un colpo di Stato la notte dell’incoronazione di Conrad. Disprezzata da tutti e con i nemici sempre più vicini, la ragazza sa di non avere più nulla da perdere. Può e deve fare solo una cosa, tentare tutto ciò che è in suo potere per proteggere le uniche persone che le sono rimaste, la sua famiglia. Ma proprio nel momento di maggiore difficoltà, quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, un amore che pensava di avere perso per sempre le riaccenderà la speranza.

Una storia che appassionerà chi era rimasto stregato da Fiore di sangue, il primo romanzo della serie.

Autrice: Crystal Smith
Titolo: Greythorne
Serie: Bloodleaf  Trilogy 2
Editore: Mondadori *
 * ringrazio la CE per la copia
ISBN: 9788804731030
264 pagine
Uscita: 9 febbraio 2021


I Greythorne erano uomini d’onore. 
Era quello il tratto per cui erano più noti e di cui andavano più fieri. Da quando Sant’Urso aveva costruito il suo sanctorium e chiesto al re Teobaldo di nominare la famiglia
Greythorne come suoi guardiani e protettori di tutta la provincia, loro avevano vissuto ogni giorno secondo il motto Fai il tuo dovere, e non dovrai mai andare a dormire con dei rimpianti.


Di solito cerco sempre di leggere il seguito di un libro che mi ha tenuto avvinta perchè sono curiosa di sapere come procede la vicenda; nel caso del precedente romanzo, IL FIORE DI SANGUE, mi sarei fermata là, ritenendo il tutto concluso.
Quindi grande sorpresa quando ho visto che l'autrice aveva scritto addirittura una trilogia e ammetto di aver iniziato questo secondo volume chiedendomi se sarei riuscita a godermi la storia di Aurelia senza quel piccolo senso di insoddisfazione che avevo provato in precedenza.

Perchè sì, la Smith ha tante idee, scrive in modo scorrevole, ci sono colpi di scena abbastanza riusciti, ma continuo a pensare che potrebbe migliorare qualcosa: parte con entusiasmo e poi è sempre un "vorrei, ma non posso".

Qui, peraltro, è pure mancato quell'incipit carico di tensione che mi aveva ipnotizzato l'altra volta; anzi, è tutto abbastanza confuso e occorre fare (molta) attenzione per recuperare un po' di punti di orientamento.
Dunque: la città di Achlev non c’è più, la sua popolazione è profuga e alla bando; nel regno ex-nemico di Renalt il giovanissimo Conrad sta per essere finalmente incoronato re, mentre la sorella Aurelia veglia su di lui, ancora indecisa tra l'accettare la sua vocazione di strega, ovvero i suoi talenti magici.
E poi tutto va a rotoli e inizia l'avventura.

Oltre all'inizio un po' farraginoso, fondamentalmente ho mal sopportato la protagonista, Aurelia.
La Smith usa sempre il pov in prima persona, ma stare nella testa di Aurelia per 260 pagine è stato per me sfibrante, perché in certi momenti aveva modi da eroina sacrificale (con tutto il contesto di melodramma retorico) e in altri assumeva un tono piagnucoloso-lamentoso da pregare di imbattersi in una finestra aperta di qualche torre per scaraventarla di sotto...

Perlomeno, rispetto ad altri fantasy, questo ha il pregio di essere breve, dunque la coesistenza mentale con lei è tutto sommato fattibile, però, paradossalmente, avrei voluto che certe scene durassero di più per capire meglio; certi passaggi logici sono così rapidi che ti ritrovi spesso investito da mitragliate di informazioni e boccheggi.

Nel complesso, non ci si annoia. Lievemente inferiore al primo.
Restano le atmosfere da fiaba dark rubate ai Grimm (che sono l'aspetto migliore del romanzo) e a tale proposito ho continuato a chiedermi se anche questa trama fosse una sorta di retelling: personalmente propendo per Rosaspina/La bella addormentata, vuoi per la puntura a tradimento, vuoi per altri indizi che non posso svelare.
Non so se ho ragione. Provate anche voi per formulare la vostra idea.

PS. Sarei anche curiosa di assaggiare un goccino di umbradolce!

“Sei fatta di ortica,
ragazza mia. E tanto stupida da continuare a lottare quando anche
i più intelligenti pensano che non ce ne sia più motivo.”

Amarilli



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