Pensieri su "Training Complex - Il complesso dell'allenatore" di Leta Blake

Tenetevi forte. Matty è tornato!
Il pattinatore artistico Matty Marcus non avrà vinto l’oro olimpico, ma ha conquistato il cuore del mandriano Rob Lovely.
Dopo che Rob ha venduto il ranch e Matty ha appeso i pattini al chiodo, i due cominciano una nuova vita insieme a New York. Matty affronta una nuova sfida come allenatore, e la carriera di Rob come fisioterapista dovrebbe rappresentare il sogno di tutta una vita. Ma nella calura brutale della loro terza estate nella Grande Mela, Rob brama gli spazi dell’aperta campagna, mentre l’intensità della vita cittadina risveglia i demoni di Matty.

La situazione si fa incandescente: Matty esige pratiche sadomaso sempre più intense, il suo disordine alimentare schizza alle stelle e il suo comportamento si fa imprevedibile. Il compagno fatica a mantenerne il controllo. Dopo che un regalo d’anniversario fatto con le miglior intenzioni si rivela controproducente, Rob pensa ancora di poter gestire la crisi, ma la giungla d’asfalto si sta stringendo intorno a lui e i suoi meccanismi di autodifesa si vanno allentando.
Il loro amore è profondo, ma Rob dovrà ammettere i propri reali desideri, prima che entrambi precipitino nel caos.


Titolo: Training Complex - Il complesso dell'allenatore
Titolo originale: Training Complex
Serie: Training Season #2
Autrice: Leta Blake
Traduttrice: Raffaella Arnaldi
Editore: Triskell Edizioni
ISBN EBOOK: 978-88-9312-359-4
Genere: Sportivo, BDSM
Lunghezza: 382 pagine

Data di pubblicazione: 26 Gennaio
Prezzo: € 6,99



Matty roteò per guardarlo, gli occhi castano chiaro stretti e sospettosi, finché non individuò il partner. Il suo viso si aprì allora nel meraviglioso sorriso che, in un nevoso giorno d’ottobre nel Montana, aveva catturato il cuore e l’anima di Rob. 
Nel corso degli anni, aveva imparato che Matty aveva molti sorrisi – quello da stronzo, quello stanco, l’arrabbiato, il falso, quello a uso dei media, giusto per nominarne alcuni – ma quello sincero era di una bellezza pura: si sarebbe creduto che niente gli avesse mai spezzato il cuore.


Ecco uno dei classici casi in cui i seguiti tolgono le poche certezze che ci eravamo costruiti alla fine del primo libro. Avevamo lasciato Matty e Rob in città, ciascuno alle prese con la propria professione, lontano dai dubbi della loro storia iniziale, ma anche dall'ambiente ovattato del Montana e di Whitefish.
Non è che le cose siano più facili in città.

Del Montana gli mancava tutto: la casa accogliente, il muggito del bestiame, l’aria tersa e pulita. 
E soprattutto gli spazi aperti. La città era claustrofobica, satura di gente e di energia. 
Si sentiva sempre coperto dalla sua sporcizia, come una patina appiccicosa che non riusciva mai a lavarsi via.

Entrambi resistono perchè vogliono credere nella loro storia e, forse, temono di deludere il loro partner, ma dopo un po' tutto questo autoimporsi una dimensione che non è confortevole finisce per logorare. 
Di certo, il logorio colpisce la parte più debole della coppia, quel Matty che è cresciuto a furia di gare, allenamenti e prestazioni, e che pretende moltissimo da se stesso, anche superando il limite.
Ecco quindi che subentrano argomenti difficili come i disturbi alimentari, la violenza come sfogo e dominio delle proprie pulsioni, il controllo esterno come fuga catartica da troppo dolore.

I bambini cattivi diventano adulti cattivi. 
Ma lui non era stato un bambino cattivo. Si era trattato di un impulso. Di uno sbaglio. Era affamato e aveva pensato che…

Vorrei poter dire che questo libro è per tutti, ma non lo è.
La Blake si è ben documentata, sa di cosa parla. Ogni scena da lei descritta, ogni atto di violenza che i suoi protagonisti elargiscono o ricevono si fonda su una precisa giustificazione. Non c'è nulla di gratuito nè di pruriginoso. 
Però ammetto che durante la lettura di questo romanzo ho ricevuto più di un pugno allo stomaco, ci sono stara male, alcuni passaggi mi hanno naseato al primo colpo e ho dovuto rileggerli per poterli digerire.
Giustamente, all'inizio del libro, l'autrice riporta una citazione che può essere anche una chiave di lettura: «La rappresentazione di qualcosa non ne indica l’approvazione.» 
Quindi questo è stato ciò che mi ha permesso di arrivare in fondo: sì, le scelte sono difficili, sì, certe soluzioni posssono non essere condivisibili, ma tutto ha un senso, un fondamento. E, soprattutto, porta a un risultato.
Date una possibilità a questo percorso di caduta e rinascita.

«Bene.» Matty fece un respiro profondo. «Vedi la stella del nord?»

Lui gli strinse la mano. «No.»

«Be’, è lassù. E tu una volta mi hai detto di ricordarmelo sempre.»
Rob deglutì con forza e prese il mento di Matty tra le mani, portando il suo sguardo a incrociare il proprio. «Mi ricordo, Matty.»
«Bene. Non dimenticartelo.»


Amarilli

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