Pensieri su “Accordi privati” di Sherry Thomas (The London Trilogy #2)




Per l’alta società londinese lord e lady Tremaine hanno stipulato un patto soddisfacente: un matrimonio di facciata, apparentemente civile e libero. Da dieci anni, infatti, vivono distanti, lei nell’agio a Londra e lui a New York. Ma quando la marchesa inoltra istanza di divorzio per potersi risposare con lord Frederick Stuart, l’ennesimo presunto amante, suo marito fa rientro dall’America, imponendole un accordo privato: un anno di tempo per dargli un erede maschio, e almeno un altro tentativo nel caso la primogenita sia femmina. 
Tra accese divergenze e passionali incontri, i due si trovano di fronte alla scelta più difficile: uniti o per sempre separati?

“Accordi privati” 
Autrice: Sherry Thomas 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1259
Ambientazione: Inghilterra, 1893 (epoca vittoriana)
Premi e riconoscimenti della critica: Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2008 come Miglior Romanzo Storico d’esordio ( Best First Historical Romance ); All About Romance DIK (Desert Isle Keeper).
Uscita: Luglio 2023

La Serie "The London Trilogy":
1) Una lady fortunata (The Luckiest Lady in London)
http://www.sognipensieriparole.com/2022/05/pensieri-su-una-lady-fortunata-di.html
2) ACCORDI PRIVATI (Private Arrangements)
3) Solo di notte (His at Night)
http://www.sognipensieriparole.com/2016/05/pensieri-e-riflessioni-su-solo-di-notte.html




I matrimoni felici erano considerati volgari, 
perché la felicità coniugale raramente durava più a lungo di un prelibato dessert. 
No, l'unico genere di matrimonio che reggeva alle vicissitudini della vita era quello garbato. 
Ed era ampiamente riconosciuto che lord e lady Tremaine avessero il matrimonio più garbato di tutti.


Se la trama vi pare familiare, sappiate che questo romanzo è uscito anni fa, per una diversa casa editrice, e s'intitolava INTIME PROMESSE.  Ad oggi, anche dopo una rilettura, questo volume (è il secondo) resta a mio avviso il migliore dell'intera trilogia.

Non è il solito romance, va detto subito: al contrario, è una storia lontana dai soliti cliché di corsa verso l'amore, perché qui i protagonisti s’incontrano, s’innamorano (ciascuno però in autonomia e per ragioni completamente diverse) e si sposano, ma poi fuggono di fronte al sentimento: restano separati per un decennio intero, si controllano a distanza e si fanno parecchio male, a livello reciproco, per un fatto che io non sono mai riuscita a condannare sino in fondo. 

Gigi, una volta tanto, ha semplicemente inseguito il proprio interesse, l'opportunità economica e sociale, sino a giocare sporco. Ebbene?
Non lo fanno tutte le protagoniste, chi più chi meno, per accaparrarsi il marito ricco o quello titolato, o comunque la salvezza in nome delle aspettative familiari?
Per questo adoro Lady Tremaine, la ricchissima borghese spinta dalla madre a impalmare un duca, ma sempre borghese e pratica commerciante nell’anima, abile negli affari e matura conoscitrice del genere maschile. Tutto si compra, tutto ha un prezzo, persino il marito ideale ha un cartellino appiccicato dietro e basta solo leggerlo e passare alla cassa. 
Se poi, strada facendo, si eliminano inutili e insidiose rivali, e si ottiene pure l'occasione d'oro (lui tapino che si getta ai piedi e offre il matrimonio tanto agognato), ancora meglio.
Poi, ovviamente, uno dei due contraenti cercherà sempre di fare il pulcioso e di rinegoziare, dopo aver subodorato che non è stato lui a fare l’affare, ma la ben più giovane moglie, non titolata e assai più scaltra. 

Quindi Camden deve biasimare soltanto se stesso; con lui Gigi è sempre stata trasparente, pragmatica, fin dal primo incontro gli ha chiesto di sposarla in nome della convenienza. 
L'amore è un potere talmente grande e assoluto, che si possono ben superare le quisquilie del non aver seguito le regole al dettaglio. 
E io l'avrei perdonata subito o, quanto meno, molto molto prima: abbiamo un’eroina che marcia a testa bassa, che soffre per bene ma continua ad essere, nonostante tutto, coerente.

E quando il marchese, davanti agli ospiti illustri la contempla pieno di desiderio e la presenta come “la mia signora moglie”, il lettore non può che pensare: finalmente, ragazzo, dopo tanto viaggiare sei maturato anche tu, hai capito qual è il vero meccanismo della vita e hai aperto gli occhi.

Storia tormentata, finemente scritta e orchestrata, consigliata per palati esigenti, per anime romantiche ma anche no, per chi non ama gli amori in discesa e le felicità facili o banalmente a portata di mano.

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