Review Tour per "La sarta di corte" di Lucy Jago

 

Londra, 1609. Anne Turner è la moglie del medico alla corte di Giacomo I: donna intelligente e talentuosa con la passione per stoffe e tessuti, è anche esperta di rimedi a base di erbe. Sua è l’invenzione di un prezioso amido giallo, sapientemente ottenuto dallo zafferano, grazie al quale Anne confeziona abiti eleganti e insolitamente audaci.
Frances Howard, contessa di Essex, è giovane, bellissima ed estremamente infelice: sposata a un uomo violento che la incolpa di non riuscire a dargli un erede, è chiusa in un rabbioso isolamento, che le impedisce di adempiere ai doveri sociali imposti dalla sua condizione di nobildonna.
Quando Anne viene chiamata a corte per medicare le ferite sulla schiena di Frances causate dalle frustate del marito, tra le due nasce subito un’amicizia che oltrepassa le barriere del rango sociale. Ad Anne viene chiesto di aiutare Frances a vestire e comportarsi come una contessa: grazie ai suoi consigli, la giovane aristocratica diventa un simbolo di eleganza e audacia. Frances, a sua volta, sconvolge la vita di Anne, trascinandola in un mondo di splendore che supera ogni sua immaginazione, una corte però il cui re, venuto da lontano, è estraneo ai suoi stessi sudditi, dove famiglie di antico lignaggio lottano per ottenere i suoi favori e dove tutti sanno di poter cadere in disgrazia da un giorno all’altro.

In questo ambiente stravagante e feroce, Anne e Frances osano cercare un po’ di felicità. Ma quella che era iniziata come una ricerca di amore e sicurezza sfocia in atti disperati che potrebbero rivelarsi fatali, in un mondo che non perdona loro di voler essere padrone del proprio destino.
Basato su una storia vera, uno scandalo che sconvolse la cerchia di Giacomo I, La sarta di corte è un romanzo avvincente e raffinato, un’immersione nelle acque buie della storia inglese di quegli anni che celebra il potere dell’amicizia e della solidarietà femminile.

La sarta di corte
Lucy Jago
Editore: Mondadori
432 pagine
Uscita: 27 giugno 2023
 *  ringrazio Mondadori per la copia fornita e vi invito a seguire tutte le tappe dell'evento!




Quanto siamo stupidi. Non soltanto noi donne, ma tutti gli esseri umani. 
Siamo convinti di agire con dignità, quando in realtà continuiamo a girare in tondo, troppo rasoterra per capire quale sentiero ci conduca in paradiso e quale all’inferno.


Provo una profonda soddisfazione quando qualcuno si dedica a riscoprire un personaggio storico femminile in un'ottica più imparziale e non inquinata dalle ipocrisie maschili e bigotte del tempo.
Sappiamo benissimo che le cronache e i processi erano scritti esclusivamente da uomini per esaltare la giustezza del loro intelletto su quello "debole" delle donne, specie se queste avevano osato dimostrare intraprendenza e spirito libero: ho sempre pensato che anche la vita di Frances Howard e, soprattutto, di Anne Turner fosse uno di questi casi, e questa ricostruzione moderna ne è la conferma.

Basti pensare che se cercate notizie su Anne Turner in rete, la troverete alla voce "assassina", descritta solamente con gli aggettivi con cui la definì il suo accusatore (!), di certo un giudizio più che discutibile.

In ogni caso, agli inizi del 1600 sul trono inglese sedeva Giacomo I, che aveva riempito la corte di dignitari scozzesi e cattolici, suscitando l'ira degli anglicani; al contempo, il re, pur avendo procreato con la regina ben 14 bambini, si dedicava a ricoprire di titoli e ricchezze i suoi "favoriti", alimentando un giro notevole di rivalità, corruzione e violenza.
Le due grandi casate di conti Howard ed Essex pensarono di concordare una tregua grazie a un matrimonio combinato tra la sedicenne Frances e il quindicenne Robert.

Il ragazzo, oltre a essere deturpato dal vaiolo, era crudele e impotente, per cui la convivenza tra i due fu all'insegna dei litigi e delle frustate, mentre non arrivava nessun erede.
Gli Howard cercarono allora qualcuno che facesse da mentore e amica a Frances, rivolgendosi ad Anne, moglie di un medico rispettato e, a sua volta, personaggio di spicco: colta, inventrice di un brevetto per la tintura dei tessuti, conoscitrice di erbe e principi curativi e madre di ben sei figli.

La vita delle due s'intrecciò così a doppio filo, tra amicizia e solitudine.
Ma mentre la viziata Frances soffriva per liberarsi del marito e sposare un nuovo amore, Anne pativa l'improvvisa povertà da vedova, costretta a giostrarsi tra pregiudizi e invidie. Quando i nobili tramarono l'ennesimo complotto, fu proprio Anne, senza mezzi e senza protezione, ad andarci di mezzo.

Il titolo originale ("Una rete per piccoli pesci") è emblematico e perfetto.
La Jago non distorce la realtà, non nega crimini, colpe e ingenuità. Però ci rende anche una donna che ha vissuto e osato, finendo schiacciata sotto una sorta di condanna perenne, per essere stata (non da sola) coinvolta in uno scandalo di nobili, e quindi non perdonata per il suo essere una donna del popolo e sicuramente "strega, papista e fattucchiera".
Personalmente, mi sono commossa sul finale.

Consigliato per chi ama i romanzi storici, curati e vividi.



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