Pensieri su “Un’adorabile zitella” di Eloisa James
Per Cleopatra Lewis è giunto il momento di trovare marito e il visconte suo nonno è intenzionato a onorare la promessa fatta alla madre di lei da poco scomparsa. Indipendente e determinata, Cleo preferirebbe di gran lunga concentrarsi sulla florida attività commerciale di famiglia, ma per fingere di assecondarlo elabora un piano bizzarro: sfoggiare in società abiti che non mettano in alcun modo in risalto la sua bellezza. Anzi, che la facciano sembrare un pezzo di tappezzeria!
Per questo decide di recarsi al celebre Quimby’s Emporium, dove vengono realizzati costumi di scena, ed è qui che incontra lo spregiudicato e carismatico imprenditore americano Jacob Astor Addison…
Titolo: Un’adorabile zitella
Autrice: Eloisa James
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1257
Ambientazione: Inghilterra, 1815 (periodo regency)
Uscita: luglio 2023
UN’ADORABILE ZITELLA (How to Be a Wallflower ) è il romanzo di apertura della serie ‘Would-Be Wallflowers’. La serie proseguirà con ‘The Reluctant Countess’, di prossima pubblicazione.
Ammetto che la James non è una delle mie autrici preferite, perché trovo che il suo stile sia a volte impostato e professorale (d'altronde lei non nasconde nella sua biografia di essere una docente di storia), e anche questo romanzo (primo di serie) non fa eccezione.
Manca di freschezza e brio, dando la sensazione che tutto sia stato studiato attentamente a tavolino.
In realtà non c'è neppure una storia: la giovane Cleopatra (detta Cleo), dopo aver perso la madre, ritrova il nonno visconte che, acciaccato dagli anni e dalla gotta, chiede all'unica nipote di farlo felice e di sposarsi bene, partecipando alla Stagione. Ma Cleo pensa di raggirarlo facendo da tappezzeria e, per ottenere il suo scopo, decide di indossare abiti teatrali.
Già qui il lettore comincia a dubitare della bontà dell'idea: vestirsi con turbante e mantelli da tragedia non è esattamente il modo migliore per restare nell'ombra...
Inoltre Cleo (che sembra non far nulla di concreto nella vita, a parte fare l'eccentrica) risulterebbe guidare un'attività imprenditoriale, anche se è veramente tutto molto confuso, molto moderno e poco credibile.
Sicuramente fin da subito conosce un affascinante americano, anche lui oppresso dal peso del cognome (è anche un Astor, in effetti).
Mentre ancora vi state chiedendo perché questa gente, d'un tratto, debba sentirsi quasi offesa per la ricchezza familiare, si aggiunge il particolare, a mio avviso bizzarro, della voce della madre morta che ogni tanto viene a dialogare con Cleo (!).
Ebbene, è tutto qua.
C'è un amore istantaneo e una trama senza particolari eventi per confermare il medesimo amore.
Dal mio punto di vista, sono state 300 pagine infinite.
Nessun commento: