Pensieri su “Ritorno a Cuxton” di Robin Winter


Costretta a lasciare Londra per evitare uno scandalo, Elizabeth si rifugia presso la dimora di famiglia a Cuxton, nel Kent, dove scopre però che l’incuria ha reso la casa inagibile. Ricorre così a Thomas Cooper, un manovale molto abile. Nonostante gli sforzi dell’uomo per apparire scortese, Elizabeth si accorge che i suoi modi non sono affatto quelli di un manovale. 
Intanto Robert Russell, il mascalzone da cui è fuggita, ricatta il padre della ragazza: se sua figlia non lo sposerà, lui si prenderà la loro casa a Cuxton. Disperata, la giovane pare non avere altra scelta. A meno che il signor Cooper, sotto quella corazza, non nasconda per lei un sentimento più profondo…

“Ritorno a Cuxton” 
Robin Winter 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1218
Ambientazione: Inghilterra, 1844 (epoca vittoriana)
Uscita: maggio 2021


Pur essendo stata una lettura gradevole, con una trama priva di drammoni e con un certo sottofondo leggero e brioso (elemento che cerco molto in questo periodo), mi sono imbattuta al contempo in qualche ingenuità qua e là (che potrebbero forse giustificarsi con il fatto che si tratta dell'esordio di quest'autrice nella collana).

Ma andiamo con ordine, perché di certo gli aspetti positivi prevalgono nettamente.
Mi sono piaciuti i personaggi: Elizabeth è determinata e intraprendente, di certo non si può dire che se ne stia con le mani in mano, più una formica operosa che una damina-cicala abituata ad aspettare che le cose si risolvano da sole; anche Thomas è un uomo pragmatico e di cuore, direi anzi che non appena comprende come darsi da fare, si prodiga con generosità.

Diverso e originale anche il contesto, perché ho apprezzato l'idea di questa ragazza che, pur di non cedere a uno scandalo per cui non ha colpa, prende in mano il proprio destino e tenta di ripartire e ricostruirsi un nuovo inizio da sola.
Il romanzo, benché con qualche licenza e aggiustamento (che però aggiungono vivacità alle vicende), risulta equilibrato e ben narrato almeno sino a tre quarti. 

Poi - e infatti vi sono le cose che ho gradito meno - subisce una brusca accelerata, quasi che vi fosse l'urgenza di tirare le fila.
La storia d'amore con Thomas era attesa, però l'ho trovata un po' impetuosa e stonata visti i propositi precedenti della ragazza (tanti sforzi per salvare le apparenze e salvaguardare la reputazione familiare, per poi arrendersi al semplice Amore senza regole?), mentre l'escamotage per uscire dai guai risulta piuttosto semplicistico e meritava qualche pagina di sviluppo.

Nel complesso, più che promosso come lettura, anche se sul finale poteva essere gestito con qualche attenzione maggiore.

Amarilli

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