Pensieri su "BALEFIRE" di Jordan L. Hawk (Whyborne & Griffin #10)



I cugini di Whyborne, gli Endicott, sono tornati per fargli mantenere la promessa di aiutarli nella riconquista del loro antico maniero, sottratto da un culto malvagio. In cambio, gli daranno la chiave per decifrare il Codice Wisborg, di cui Whyborne ha bisogno per scoprire come fermare i Padroni.

A tale scopo, Whyborne, suo marito Griffin e i loro amici Iskander e Christine partono alla volta di una piccola isola vicino alle coste della Cornovaglia. Ma non appena arrivato al castello di Balefire, Whyborne non dovrà solo affrontare il male nascosto all’interno del maniero, ma anche la dolorosa verità circa il proprio destino.

Titolo: Balefire – Edizione Italiana
Titolo originale: Balefire
Serie: Whyborne & Griffin #10
Autore: Jordan L. Hawk
Traduttrice: Mariangela Noto
Editore: Triskell Edizioni *
 * ringrazio la CE per la copia digitale
ISBN EBOOK: 978-88-9312-997-8
ISBN CARTACEO: 978-88-9312-999-2
Genere: Paranormal, MM
Uscita: 11 maggio 2021
 


Griffin inclinò la testa. «Qualcosa non va, mio caro?» «Oh, nulla.»
 O tutto.
 Avevo collocato delle pericolose creature nella selva che costeggiava una città abitata. 
C’era un lunghissimo elenco di persone che mi volevano morto. 
La fine del mondo era prossima e non sapevo come fermarla.


Siamo ormai prossimi al termine di questa lunghissima serie (sono undici volumi in tutto, escluse le novelle) e sono lieta di affermare che la mia curiosità di lettrice non ha ancora avuto cedimenti.
Semplicemente, ogni libro è differente dall'altro.
Ogni volta la vicenda muta, non ci sono schemi fissi, non ci sono scene scontate, quindi davvero non si sa cosa aspettarsi. E ciò rende ancor più elettrizzante la lettura.

Se si eccettua la presenza del magico quartetto (la coppia principale Ival & Griffin, Chris e il suo Iskander), sempre adorabili (Chris, peraltro, qui è grandiosa), l'ambientazione ci porta di nuovo lontani da Widdershins e dal vortice cittadino, niente meno che in viaggio verso il maniero nemico degli Endicott, i terribili "cugini" che hanno cercato spesso di far fuori il ramo ibrido degli Whyborne così come i ketoi. 
Quindi, nel momento in cui si presentano con il classico ramoscello d'ulivo a chiedere aiuto, ma solo perchè non hanno alternative fattibili, non è che i nostri siano così entusiasti nell'accettare. Ma l'obiettivo è troppo importante, l'Esterno e i Padroni rischiano di entrare da quel luogo, dopo essere stati sinora respinti, e ogni battaglia è vitale per vincere la guerra finale.

Si tratta di un episodio tutto azione, seppur intervallato da siparietti, battute e sorprese, che lascia un po' in disparte l'aspetto romantico (ma tanto i lettori conoscono già bene il profondo amore che lega Ival e il suo Griffin) per far prevalere invece l'approfondimento del progetto che ormai da secoli viene portato avanti dai due fronti arcani, uno che mira a riportare umani, umbrae e ketoi in schiavitù, e quello contrapposto che... si prefigge "altro" (in realtà è tutto un dipanarsi che viene svelato a poco a poco, e le domande sono ancora moltissime, tuttora in attesa di risposta).

Anche stavolta troviamo una rivisitazione singolare di valori come amicizia, famiglia, lealtà e onore, nella connotazione che danno loro i nostri eroi, rendendoli migliori, liberi e sinceri, al di là delle ipocrisie e dei pregiudizi della società d'inizio novecento (anche se non è che cento anni dopo la mentalità sia così cambiata...).

Ormai è come se i Whyborne fossero nostri parenti, la tensione è in crescendo, persino all'ultima pagina, per cui l'undicesimo romanzo si fa attendere più che mai.
In ogni caso anche questo molto consigliato, come l'intera serie!

PS. Certo che a Widdershins andrei solo come turista. 

«Stai lontano dalla mia famiglia,» disse con la voce antica. 
Il fuoco blu luccicò nella sua mano.

Amarilli

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