Pensieri su "UNO SCANDALO PERFETTO" di Julia London (Cabot Sisters #2)

Inghilterra, 1812

Alla morte del ricco patrigno, Grace Cabot, abituata a vivere nel lusso e a essere considerata la reginetta della Stagione, si rende conto che la sua posizione sociale è quanto mai precaria. Così mette a punto un piano diabolico per attirare uno dei suoi corteggiatori, Lord Amherst, in una situazione compromettente e costringerlo a sposarla per evitare lo scandalo. 


La trappola scatta come previsto, ma quando l'appassionato interludio con il gentiluomo in questione viene interrotto, Grace scopre di aver fatto male i propri calcoli. 
Perché il focoso amante che le ha fatto perdere la testa nell'oscurità non è quello che lei immaginava bensì l'irreprensibile Lord Merryton, e il gesto che avrebbe dovuto salvarla la condanna in realtà a un matrimonio senza amore con un uomo freddo e scostante.

Anche questa volta, però, Grace ha un piano...

I romanzi della serie CABOT SISTERS
1) L'onore di una dama
2) Uno scandalo perfetto
3) Un'innocente avventura



Edizione digitale eLit Historical
Harper Collins
Titolo originale: THE DEVIL TAKES A BRIDE
Uscita: 01 Ottobre 2019
Prezzo: € 4,99 




Oh, questo secondo capitolo mi è piaciuto ancora di più.

Stavolta la protagonista è Grace, la seconda delle Cabot, anch'essa preoccupata di trovare una sistemazione per tutta la sua famiglia, dopo che la morte del ricco conte-patrigno ha messo a rischio protezione e rendita.
Così la nostra fanciulla pianifica di farsi compromettere da un fascinoso (e nobile) libertino, ma qualcosa va storto e lei si ritrova sposata all'assai meno fascinoso fratello maggiore (in effetti, il titolo originale era "The devil takes a bride", il diavolo prende moglie, e questo rende il primo impatto con lord Merryton). 

Se già i matrimoni combinati potevano non essere il massimo, figuriamoci i rischi che poteva portare uno a sorpresa e non desiderato da nessuno nella coppia.

Ma questa è una storia di conoscenza e di rinascita. 
La London se ne frega di presentarci maschi sempre perfetti, senza incrinature: qui il Devil della situazione è un uomo sofferente per i suoi tic, i disturbi ossessivi-compulsivi, i suoi traumi non rimossi, le sue manie istintive, la sensibilità alla vicinanza con i propri simili.
L'autrice riesce a far percepire tutta la disperazione di un uomo del suo tempo, ignaro del proprio disturbo, terrorizzato dal farsi scoprire da domestici e suoi pari, che si autoimpone un sistema di salvataggio (oltre all'isolamento) per non essere additato come un pazzo e rinchiuso chissà dove.
Stupendi i passaggi dedicati al numero otto e al conforto che può dare.

E lei... Grace è splendida nel suo tentativo di aiutare questo marito così particolare, per quanto sia lei stessa inesperta e maldestra, e non abbia neppure gli strumenti per capire dei disturbi che i medici del tempo si limitavano a curare con laudano e salassi.

Una serie che consiglio e che voglio proseguire ancora.

Amarilli




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