Pensieri su "LE NOSTRE PRIME SETTE VOLTE" di Bianca Marconero

Quante volte devi licenziare la tua segretaria prima di capire che non puoi vivere senza di lei.
Alice Baker è una giovane copywriter, idealista e determinata, con una singolare propensione
per i vestiti bizzarri. Alex è l’erede della Francalanza Visconti, la casa editrice leader nei
periodici, e ha un gusto impeccabile per i vestiti.

Fin dal loro primo incontro, Alex e Alice decidono di non piacersi affatto. Non hanno niente in
comune, non approvano lo stile di vita dell’altro, sono totalmente incompatibili. Alice pensa
che Alex sia uno snob egocentrico e compiaciuto che gode nel farsi paparazzare con ragazze
bellissime. Alex pensa che Alice sia una patetica sognatrice, che colleziona licenziamenti ed è
convinto che, nonostante sia bellissima, resterà per sempre fuori dal suo radar.

Ma cosa succede se due persone che si sono già escluse a vicenda scoprono di non potere stare
l’una senza l’altra? Se scoprono di essere attratti proprio dall’ultima persona al mondo che
pensavano di prendere in considerazione? Per quanto tempo si può negare la passione e si può
mettere a tacere un desiderio? Si può forse dire al cuore di non impazzire per l’unica persona in
grado di toccarlo?

Dalle spiagge dell’isola di Capri, alle piste da sci di Cortina d’Ampezzo, passando per Milano e i
corridoi delle vivaci redazioni di «Lollipop» e «Power Player», Alex e Alice si raccontano
attraverso le loro prime sette volte. Sette strade diverse per entrare in collisione o separarsi per
sempre. Una storia sulla ricerca dell’anima gemella e sulle sorprese del cuore. Perché le persone
più sbagliate per noi possono farlo battere per il motivo giusto.



Titolo: Le nostre prime sette volte
Autore: Bianca Marconero

Editore: self
Pagine: 374
Data d’uscita: 15/10/2019 *

*copia ARC fornita dall'autrice, che ringrazio






Affronto i suoi occhi e li scopro di un grigio cristallino. 

Sembrano d'argento. 
Per un attimo mi trovo spiazzata come davanti a un'incongruenza. 
Perché poco fa lottava per non ridere ma quegli occhi non sembrano appartenere a una persona capace di farlo. 
Fanno pensare a una barriera di metallo, qualcosa in cui ti rifletti.



Finito di notte, verso l'alba, ma la lettura meritava la veglia.

Per quanto questo sia un libro autonomo (quindi leggibile a prescindere dai precedenti libri), era da quando avevo terminato la storia di Fosco che mi frullava in testa la curiosità di scoprire la storia dei suoi due amici del cuore, il cugino milionario (erede di un impero editoriale) Alex e la scontrosa, schiva, maledettamente in gamba Alice [nota per i lettori: qualunque termine che rimandi a "maledetto", quando si tratta della Marconero, non è mai scelto a caso: la sua vena "maledetta" e oscura, che ti ammalia con rossetti, cuoricini e risate lievi, e poi ti coglie a tradimento con il colpo di scena che non ti aspetti e non volevi, ormai è cosa assodata].

Dunque, se Alex è un canonico golden boy, però cosciente dell'eredità familiare e con l'ambizione personale di proteggerla ed espanderla, la variabile del suo destino, quello che lo spiazza, lo fa esitare e dubitare, ma allo stesso tempo gli fa fare un salto di qualità, è rappresentata dalla "gemella incazzata di Mercoledì Addams". 

Forse c'è un velato rimando a una Cenerentola moderna in lei, una Cenerentola ancora spruzzata di fuliggine nera, impegnata a destreggiarsi nel mantenersi e nel realizzare comunque i suoi sogni (che è poi lavorare con i libri... un sogno bellissimo), però di certo Alice è una che non le manda a dire, che non rimane impressionata dall'oro che sprizza dal capo e che si fa scivolare tutto addosso, dritta verso la meta.
Ma, ovviamente, anche lei becca variabili impazzite. Anche lei esita e deraglia. Anche lei subisce non tanto l'apparenza trionfante di Alex, ma qualcosa di più subdolo: una vena di complicità e affetto che ti coglie impreparato e che ti distrugge lentamente, non appena fa il medesimo salta di qualità e si trasforma nel sentimento innominabile. Quello che sconfigge.

Vado controcorrente, ma Alex in questo libro mi è parso un bastardone, da lasciar perdere. Le scelte che compie esulano dal mero dispetto verso Alice, sono proprie cattiverie, pugnalate calate a freddo. E sarà difficile passarci sopra con qualche ripensamento. 
Per cui per il futuro io mi aspetto angst, maciullamento di anime, un bel po' di lacrime maschili (di Alex). 

Gentile Bianca, io spero che nel secondo volume tu lo faccia strisciare con la lingua per terra per chiedere perdono. Ti prego, non trasformarmelo in un cucciolone che fa un piantino ed è tutto un love...
DEVE scontare tutto.

Ah, mi dimenticavo che il libro è bellissimo, ho evidenziato un sacco di frasi, ho riso parecchio comunque, la mia ammirazione è sempre più grande.
Leggetelo.

PS. L'ULTIMO BACIO (il seguito) esce il 15 NOVEMBRE 2019


"Mi avevi detto di saper fingere qualsiasi cosa."
"Questo era prima di conoscerti. Tu sei una bugia che non riesco a dire."

Amarilli

5 commenti:

  1. Ne ho sentito parlare bene...vorrei leggerlo anche io! Grazie della tua recensione;)

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  2. è già nel carrello amazon, devo solo aggiungere qualcos'altro e poi lo prendo!
    ormai divoro recensioni di quetso libro ovunque vivo delle parole delle blogger in attesa di poterlo leggere anche io

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    1. Mi sento veggente, vedrai che ti piacerà un sacco!!!!

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