Pensieri su "L'onore di una dama" di Julia London (Cabot Sisters #1)

Inghilterra, 1812
A mali estremi, estremi rimedi. Miss Honor Cabot non vorrebbe indulgere in simili pensieri, ma la gravità della situazione in cui si è venuta a trovare, insieme alle sue sorelle, richiede una certa dose di cinismo. 


Il padre, il ricchissimo Conte di Beckington, è in punto di morte e il loro fratellastro, con l'avida e detestabile fidanzata, presto reclamerà per sé Beckington House, la grande e lussuosa casa dove vivono e che dovranno lasciare, insieme al posto d'onore nell'alta società che hanno occupato fino a quel momento. 

Tocca a Honor, in qualità di sorella maggiore, cercare una soluzione, e se per riuscirci dovrà stringere un patto con il diavolo lo farà. Solo non credeva che il demonio avesse le sembianze seducenti e il fascino letale di George Easton, il più noto libertino di tutta Londra. 
Con il suo aiuto lei riuscirà nel suo intento, ma cosa esigerà George in cambio?

I romanzi della serie CABOT SISTERS
1) L'onore di una dama
2) Uno scandalo perfetto
3) Un'innocente avventura



Edizione digitale eLit Historical
Harper Collins
ISBN: 9788830504813
Uscita: 01 Ottobre 2019
Prezzo: € 4,99





Quando ho iniziato questo romanzo, dopo aver leggiucchiato la trama, mi aspettavo ben altro, forse la solita serie leggera sulle debuttanti acchiappa-mariti nobili: posso quindi affermare fin da subito che sono invece stata piacevolmente sorpresa da una storica più amara che dolce, ricca di profondità.

L'inizio è peraltro delizioso e ricco di brio: mentre sta godendosi una serata in una bisca frequentata da ricchi, George Easton, giovane benestante che si è fatto da solo, osteggiato da tutti in quanto figlio illegittimo di un duca (nonché nipote bastardo di un re), si trova a fronteggiare una partita con Honor Cabot, una delle quattro figliastre del ricco conte di Beckington.
E impara a sue spese che la bionda fanciulla con la sua retina di monete ha un carattere di ghiaccio e il giusto sangue freddo per non farsi irretire.

Al di là delle apparenze, George e Honor non corrispondono affatto agli stereotipi di libertino e debuttante ochetta romantica. 
Lui, come detto, vive ai margini della nobiltà, ma ritenuto quasi invisibile a dispetto dei soldi, sempre sul punto di precipitare in disgrazia; Honor ha sinora snobbato le proposte matrimoniali, godendosi il lusso e una vita viziata, però ugualmente in scadenza: non appena il patrigno morirà, lei, sua madre e le sue sorelle si troveranno appiedate, alla mercé della bontà del nuovo conte (e della nuova moglie , ex-amica storica di Honor, determinata a farle scontare ogni singolo dissapore passato).

A un certo punto, in effetti, e nonostante le marachelle e le trappole architettate da Honor, il libro vira verso uno spaccato tutto sommato triste sull'epoca e sulle convenzioni sociali: risulta palpabile la disperazione di queste ragazze, cresciute negli agi, ma in realtà condannate a un destino in cui non possono mantenersi da sole, vivere in autonomia o decidere chi sposarsi, e considerate al contempo delle sgradevoli zavorre dal resto della famiglia. La povertà, la malattia, la vecchiaia, divengono un'ombra costante sulla vita di giovani donne che balzano dal debutto più radioso al ticchettio dell'orologio che scandisce ogni singola stagione senza proposte matrimoniali e possibili vie di fuga.

Come dicevo, un romanzo molto bello, con un finale per nulla scontato (e in realtà atipico), che mi fa peraltro ben sperare per il prossimo episodio dedicato a Grace.
Un bellissimo inizio di trilogia.

Amarilli



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