Pensieri su “Nessun’altra donna” di Shannon Drake

Highlands, 1875. 


David, erede del patrimonio dei Douglas di Castle Rock, è tornato. 

Dopo averlo creduto morto in un terribile incendio ed essere così piombata in una cupa afflizione, Shawna MacGinnis ha però paura di avere a che fare col fantasma dell’uomo che aveva amato. 

David vuole fare i conti col passato: chi ha tentato di ucciderlo l’ultima notte in cui vide Shawna? 
I suoi sospetti ricadono sul clan MacGinnis e sulla donna stessa. 
E se il suo desiderio di vendetta non conosce confini, quello che sta per scoprire supera ogni immaginazione. Solo Shawna e il suo fascino ammaliante potranno aiutarlo a dimenticare…


NESSUN’ALTRA DONNA (No Other Woman) è il secondo romanzo della trilogia ‘No Other’ di Shannon Drake, pseudonimo con cui la famosa autrice Heather Graham ha pubblicato diversi romanzi storici di varia ambientazione.

La trilogia, che si è aperta con NESSUN ALTRO UOMO (No Other Man), proseguirà con “No Other Love”, di prossima pubblicazione.


Titolo: Nessun’altra donna
Autore: Shannon Drake
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 57
Uscita: ottobre 2019



Ma lui se n’era andato.
Il suo fantasma era sparito insieme con l’ultimo sprazzo di luce dorata.


Rispetto al primo volume, una storia meno riuscita.

Devo confessare che forse il mio giudizio è dipeso molto dal brusco cambio di atmosfera: la storia di Falco ci aveva immerso negli spazi aperti del West, tra selvaggi e praterie, con la guerra dei coloni e dei soldati per l'accaparramento di terre e il genocidio dei nativi alle porte. Mi era piaciuto moltissimo questo approfondimento in un’epoca non troppo usuale per questo genere di romanzi ed ero già preparata a seguire la storia dell'altro mezzosangue, Sloane, e di Sabrina.

Questa storia è invece una sorta di taglio/skip, piuttosto irritante in realtà, dedicata a scoprire che fine aveva fatto il fratellastro scozzese di Falco, lord Douglas, scomparso cinque anni prima.
Quindi è un ritorno europeo, con i soliti (...) elementi Highlander, di cui non è che si sentisse così tanto bisogno.
Peraltro l'autrice sfrutta poco gli elementi positivi che potevano derivarle da Castle Rock: sì, Shawna ha tre cugini giovani e - sembrerebbe - affascinanti, ma tutti rimangono un po' defilati, in una trama che vorrebbe essere misteriosa e invece è tutta abbastanza inverosimile. Tra incendi provvidenziali, ritorni perfetti, nascondigli sempre a portata di mano, è un po' un trascinarsi lento, finché non arrivano dall'America Falco e Sloane a dare man forte.

Ora, non vorrei dire, ma mezzosangue indiani contro Highlander... dieci a zero.

Shawna è un po' insulsa, vuol fare l'intrepida, ma ogni volta che scappa si mette nei guai.
Lord Douglas è ingessato nella sua parte di lord Douglas e probabilmente si chiede perché gli abbiano affibbiato Shawna come comprimaria, quando Skylar e Sabrina sono molto meglio.
Non ho compreso il ruolo degli incappucciati.

Confido in un riscatto e in un maggior apprezzamento nel terzo volume.
Deve esserlo... Sloane e Sabrina sono troppo perfetti per venire sprecati.

Amarilli





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