Pensieri su "EVIL (Villains #1) di V.E. Schwab

Il destino di Victor è intrecciato a quello di Eli sin dai tempi dell’università, quando la loro comune sete di conoscenza, unita a una sfrenata ambizione, si rivelò fatale. Gettandosi a capofitto in una ricerca sull’adrenalina e le esperienze ai confini della morte, fecero una straordinaria scoperta: a determinate condizioni, è possibile sviluppare poteri soprannaturali. 
Ma le cose precipitarono... 

Sono passati dieci anni da allora e Victor è evaso di prigione, determinato a trovare il suo vecchio amico. Eli ha dedicato la sua vita a cercare di rimediare al loro errore, dando la caccia a chiunque abbia sviluppato dei poteri soprannaturali. Il sodalizio di un tempo si è tramutato in rivalità e i due arcinemici sono pronti a fronteggiarsi una volta per tutte, mentre all’orizzonte si prospetta uno scontro di forze terribili. Una battaglia che cambierà per sempre il destino del mondo.


Titolo: Evil
Autore: V.E. Schwab
Titolo originale: Vicious
Serie: Villains #1
Traduttore: Natalia Amatulli, Carla Decaro
Editore: Newton Compton
Uscita: 3 ottobre 2019
Pagine: 408 p., Brossura
EAN: 9788822735782






Non ci sono buoni in questo gioco.

Se sino alla comparsa di Magic conoscevo Victoria Schwab solo di fama, ora sono già arrivata a leggere il suo quarto libro, e sono sempre più entusiasta.

Questo Evil, ad esempio, Vicious in originale, è un romanzo (primo di una duo-, forse trilogia) che sfugge a etichette rigorose e che può piacere ai lettori più disparati: è un contemporaneo, però con ampi squarci di fantastico, è un thriller, con inframmezzi paranormali e gotici, una storia che si ispira ai supereroi e che però di eroi non ne ha, perchè tutti i personaggi, chi su un fronte e chi su un altro, non sono certo dei buoni.
D'altra parte, viene detto sin da subito: "Non ci sono buoni in questo gioco".

Altra cosa che ho amato moltissimo è la struttura narrativa del libro, un'altalena che va tra presente e passato e ancora presente, creando un gioco di incastri di scene, dove gli elementi si scoprono pian piano e il lettore è accompagnato per mano a prendere consapevolezza di cosa è accaduto e perchè.
Inutile dire che il ritmo è mozzafiato e ho fatto due notti alzata per poterlo finire e scoprire cosa mi aspettava in fondo. 
E sì, pur essendo un finale che rimanda a un seguito, mi ha molto molto soddisfatta.



Odio era una parola troppo semplice. 
Lui ed Eli erano legati, dal sangue, dalla morte e dalla scienza. 
Erano simili, ora più che mai. Ed Eli gli era mancato. Voleva vederlo. E voleva vederlo soffrire. Voleva vedere lo sguardo di Eli con gli occhi illuminati dal dolore. 
Voleva la sua attenzione.


Ma veniamo ai due, il male e il male (come ho detto, qui non c'è il bene): Eli e Victor sono due studenti universitari, amici, entrambi innamorati della stessa ragazza, eppure avversari e in competizione nella loro ricerca sui segreti degli EO, gli esseri ExtraOrdinari, dotati di poteri speciali.

Grazie a una sorta di classico patto con la morte (o con il diavolo) anch'essi riescono a diventarlo, ma a quale prezzo?
Un costo devastante per entrambi e per tutti quelli che li circondano.

Un romanzo carico di emozioni, abilmente congegnato, che vi terrà in sospeso, con personaggi minori altrettanto interessanti (Angie, Sydney, Mitch), ravvivato dalla scrittura incisiva di quest'autrice che ama le atmosfere oscure/nebbiose/ambigue.
Per me uno dei più appassionanti del 2019 - attendo il seguito.


All’apparenza Eli sembrava perfettamente normale, 
ma ogni tanto Victor scorgeva un’incrinatura, uno sguardo di traverso, una stonatura tra il suo viso e le sue parole, tra l’espressione dei suoi occhi e ciò che diceva. 
Quegli scorci fugaci affascinavano Victor. 
Era come guardare due persone, una nascosta nella pelle dell’altra. Ed era una pelle sempre troppo secca, sul punto di screpolarsi e mostrare il colore di ciò che c’era sotto.


Amarilli


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