Una trilogia Historical Romance: "Amori a Whitby" di Jenni Fletcher
Il vero amore riesce a vedere oltre le apparenze.
L'ultimo luogo in cui Ianthe Holt si sarebbe mai aspettata di ricevere una proposta di matrimonio è la carrozza di un treno. Oltretutto da parte di uno sconosciuto. Ma per quanto Robert Felstone sia stato inappropriato, forse rappresenta l'unica possibilità di salvarsi dal futuro infelice che ha progettato per lei il fratello.Il capitano Lance Amberton sta per assumere il titolo di visconte dopo che il suo gemello Arthur è stato dato per disperso in mare. Tra le responsabilità che il titolo comporta ci sono le nozze con la fidanzata di Arthur. Peccato che la donna in questione sia l'ultima che lui vorrebbe nella propria vita.
Frances Webster viene costretta dalla sorella a consegnare di persona un messaggio sconveniente ad Arthur Amberton. Giunta all'isolato cottage in cui lui abita, si ritrova davanti un uomo brusco e rude, ben diverso dal fascinoso ed elegante nobile che conosceva un tempo.
Autrice: Jenni Fletcher
Serie: Amori a Whitby
Editore: Harper Collins Italia
Pagine 818
Epoca: Inghilterra, 1865-1872
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Una moglie rispettabile
«Non abbiamo appena convenuto che la poesia è per gli stupidi?»
«No, abbiamo convenuto che la poesia è diversa dalla vita reale. Non é colpa della poesia se le persone in carne e ossa sono deludenti.»
Dopo una trilogia dedicata al trope #marriageofconvenience, non mi aspettavo di imbattermi subito in un'altra, e molto più appagante.
In effetti, sinora non avevo letto nulla di Jenni Fletcher, e meglio tardi che mai: le sue storie sono ben strutturate, con personaggi che crescono e si evolvono, ed è una che non ha paura di renderli persino antipatici, se deve comunque farli apparire più autentici.
Qui la proposta di nozze arriva in treno, tra due perfetti sconosciuti che hanno bisogno, per ragioni diverse, di rifarsi un'esistenza dietro un'apparenza fittizia.
Ed è un romanzo corposo, che offre ciò che ha promesso: un amore imperfetto tra due persone che vogliono solo essere considerate rispettabili dalla società, e che si accorgono che il rispetto non fa rima con felicità.
4,5 stelline
Una sposa in eredità
Violet era già apparsa nel primo volume: minuta, bassa e totalmente sotto il controllo paterno.
Anche se avevamo intuito la sua voglia di libertà, il libro a lei dedicato si apre con una nuova "gabbia", perché il testamento del padre la obbliga a sposarsi con l'erede di un visconte, già scelto, pena la perdita di ogni denaro per vivere.
Anche se fugge, viene ripresa, e il futuro marito non fa nulla per non dimostrarsi odioso e interessato al patrimonio.
Si parte male, dunque, ed è un crescendo di frustrazioni e ripicche tra Violet e Lancelot (sì, c'è anche Artù e la spada nella roccia...).
Sino a tre quarti, la trama è fresca e avvincente. Sul finale si vira un po' sul drammatico, per i miei gusti, ma poi la storia si riprende.
4,5 stelline
Una donna oltre le apparenze
Per quanto le storie della trilogia si presentino come autonome, c'è sempre un filo conduttore (oltre alla cittadina costiera di Whitby che le ospita): infatti, anche il gemello di Lancelot aveva bisogno di un lieto fine.
E chi meglio di una fanciulla combattiva e bisognosa di protezione, per il nostro (cavalier) Arthur?
Sia lui che Frances sono reduci da un fidanzamento naufragato e da un cuore spezzato, per nulla inclini a cedere ad una seconda possibilità.
Ma stavolta il matrimonio di convenienza è perfetto per fugare timori ed esitazioni, e per regalare tempo e intimità per conoscersi meglio e innamorarsi (del tutto: prima, lo erano già).
Una serie molto romantica e appagante.
4,5 stelline
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