Pensieri su “Stregati dal piacere” di Pamela Clare
Originari della Scozia, i fratelli MacKinnon sono cresciuti in mezzo agli indiani, imparando da loro l’arte del combattimento e valori come il coraggio e la lealtà. Qualità rare, che il generale William Wentworth, che li ha legati a sé con l’inganno, conosce bene. Sa che c’è un solo uomo che può restituirgli la nipote rapita dagli Shawnee: Connor MacKinnon. Il giovane detesta sia il generale che l’idea di rischiare la pelle per quella che immagina essere una ragazza viziata di buona famiglia. Ma quando la conosce, è costretto a ricredersi: Sarah è bellissima, gentile, coraggiosa, e in breve lo conquista con la sua appassionata dolcezza. Ora salvarla non significa più eseguire un ordine, ma obbedire a un imperativo del cuore…
Titolo: Stregati dal piacere
Autrice: Pamela Clare
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 118
Ambientazione: America, 1760
Uscita: ottobre 2024
La trilogia MacKinnon’s Rangers:
1) TENTATI DALLA PASSIONE (Surrender)
2) SEDOTTI DAL DESIDERIO (Untamed)
3) STREGATI DAL PIACERE (Defiant)
Ecco una serie che mi è dispiaciuto davvero terminare, avvincente e ben scritta.
Sono tre volumi e per ciascuno, pur mantenendo inalterata l'ambientazione (ci troviamo nel 1760, nel pieno delle battaglie tra inglesi e francesi per impossessarsi del Nord America, con le tribù di nativi che ora affiancano i vari eserciti europei e ora assaltano per conto loro coloni e soldati) e pur proseguendo la vicenda generale, la Clare è riuscita a darci tre coppie diverse e tutte molto sfaccettate ed interessanti.
I fratelli MacKinnon sono scozzesi cattolici e giacobiti, fuggiti in America dopo la disfatta di Culloden, e qui accolti e allevati da una comunità di indiani. I loro talenti di guerrieri li hanno resi preziosi per i nemici inglesi, in particolare per l'odioso comandante Wentworth, che ha manipolato la giustizia per vincolarli al proprio servizio, servendosi di loro per dare vita a quello che sarà un vero corpo militare d'élite, quello dei Rangers.
Ormai Iain e Morgan si sono ritirati in una fattoria di frontiera, ma Connor è ancora a capo dei suoi uomini ed è costretto, pur riluttante, ad andare in soccorso della nipote di Wentworth, rapita da una tribù in cerca di vendetta.
Sì, c'è un grande omaggio al "L'ultimo dei Mohicani" (tra l'altro, se non avete mai letto il romanzo di James Fenimore Cooper, potrebbe essere l'occasione giusta per farlo) e sì, c'è la cruda narrazione di agguati, ci sono coloni innocenti uccisi e scalpati, c'è la dura realtà degli accampamenti, delle marce nelle foreste gelide, delle punizioni e della disciplina dei soldati nei forti, ma sia Connor che Sarah si delineano come figure fiere e coraggiose: lei in fuga da Londra e dalle convenzioni sociali, spaventata e sola, lui in preda alla costante necessità di proteggere chi ama e difendere l'onore della propria famiglia, pur obbedendo a ufficiali che odia profondamente.
Finalmente si apre uno spiraglio di pace e speranza anche per i fratelloni e ho amato molto questo finale domestico e dolce-amaro, dove persino il villain della saga ha una sorta di riscatto.
Non so se arriverà mai in Italia, ma c'è un'ultima novella (Upon A Winter's Night) che consiglio per congedarsi dalla serie, con i tre fratelloni che festeggiano finalmente il Natale da uomini liberi, insieme a mogli e bambini, più un cameo di lord William:
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