Pensieri su "“Tentati dalla passione” di Pamela Clare



Americano di origini scozzesi, Iain MacKinnon è cresciuto insieme ai fratelli in mezzo agli indiani e da loro ha ereditato lo spirito fiero, oltre a una perfetta conoscenza degli impervi territori del Nord America, logorati dall’estenuante guerra che oppone inglesi e francesi. Delle sue qualità non tarda ad accorgersi l’ufficiale britannico lord William Wentworth, che lo lega al proprio esercito con un ricatto: se non accetterà di servire la Corona, Iain verrà accusato di omicidio con i suoi fratelli. 
Così l’uomo è costretto ad arruolarsi ed è proprio mentre pattuglia una foresta che salva una donna dagli indiani, disobbedendo agli ordini e mettendo a rischio la missione. Ma quando stringe quel corpo indifeso al proprio, Iain non può far altro che arrendersi: ciò che non hanno potuto la guerra e i nemici, riuscirà a quella donna innocente e sensuale, fragile e insieme piena di misteri.

Titolo: Tentati dalla passione
Autrice: Pamela Clare
Editore: Mondadori – Introvabili 106
Ambientazione: America + Scozia, 1755-57
Uscita: Ottobre 2023
PREMI: RITA Award Nominee for Long Historical Romance (2007)

La trilogia MacKinnon’s Rangers:
1) TENTATI DALLA PASSIONE (Surrender) 
2) “Untamed”, di prossima pubblicazione
3) "Defiant".



Da amante del genere #westernromance, non posso non consigliare questa trilogia di Pamela Clare, in grado di regalarci atmosfere storiche, selvagge e passionali, che a me hanno ricordato, sotto vari aspetti, quelle de "L'ultimo dei Mohicani".

Il periodo è simile: siamo nel 1755, nel pieno delle guerre tra inglesi e francesi per la conquista delle terre americane, con affiancamento di tribù native che, da un lato, vengono usate dai bianchi per il lavoro sporco, dall'altro assaltano fattorie e massacrano coloni per resistere all'espropriazione della terra e alla rapida estinzione di bisonti e altre fonti di sostentamento.
La Clare, sul punto, è molto chiara, offrendoci il punto di vista degli europei che devono difendersi da imboscate e scotennamenti, ma anche le ragioni dei nativi che subiscono il fattore "bianco" nel mezzo delle loro faide tribali.

Quando pensiamo alla colonizzazione del nord America, c'è sempre questo sottofondo romantico che cozza con quella che fu la realtà storica (e che a mio avviso il romanzo rende bene): nelle colonie arrivarono sognatori, intrepidi ed esploratori, ma soprattutto disperati, esiliati, condannati per qualche crimine in patria e ridotti a uno stato di semi-schiavitù, tristi fuggitivi dall'Europa.

Un po' come i fratelli MacKinnon, sopravvissuti all'annientamento del loro clan a Culloden, scozzesi cattolici considerati di serie "b" e costretti con la forza a combattere con gli stessi inglesi lealisti che li hanno sconfitti. Non un'esistenza facile, che richiede coraggio ostinato per resistere.

Ho amato i fratelloni scozzesi, perché rendono benissimo il loro essere straziati in mezzo, il loro voler essere ancorati all'onore, in un mondo di sangue e barbarie che non sa che farsene del loro codice morale.
E Iain è potente, essendo il maggiore, con un profondo bisogno di proteggere i suoi uomini, il ricordo del suo clan, ma anche la fanciulla inglese che altrove sarebbe stata acerrima nemica e qui non è che l'ennesima vittima.
Grande coppia, Iain e Anne. Affascinante anche l'antagonista lord Wentworth.
Sono 440 pagine, ma valgono il loro posto nello scaffale.

Nessun commento:

Powered by Blogger.