Review Party per "L’occhio del gufo" di Andrea Butini

 


NELLA FORESTA DI ROKTHAN, un piccolo, insignificante villaggio come ce ne sono tanti, gli animali cominciano a sparire. Sorin, un cacciatore, cerca di comprenderne il motivo. Ma la diminuzione delle prede non è la sua unica preoccupazione: da un paio di giorni, infatti, suo figlio Jas è vittima di strane crisi di violenza.

Intanto, un vecchio straniero dall’aspetto emaciato che si fa chiamare Maestro fa la sua comparsa nel paese, portandosi dietro una scia di sangue e di misteri. Per indagare, il capitano Swain è costretto a chiedere aiuto al conciliatore Neth Roven, un uomo distrutto dalla perdita della moglie. 
E mentre i due si mettono sulle tracce del Maestro, altri eventi inquietanti rompono la quiete di Rokthan: stanno per giungere i pacificatori, soldati della lontana Vanhorn. E sembra che abbiano intenzioni tutt’altro che buone.
Cosa sta succedendo davvero? Che collegamento c’è tra le prede scomparse, le crisi del piccolo Jas e l’arrivo del Maestro? E perché un borgo dimenticato da tutti è diventato improvvisamente così importante?

Andrea Butini
L’occhio del gufo
Editore: Mondadori
ISBN: 9788804757733
432 pagine
Uscita: 3 ottobre 2023

* ringrazio Mondadori per la copia fornita, Franci per aver organizzato l'evento e Dolci per la bellissima grafica - vi invito a seguire tutte le tappe del tour!



Ci lasciamo alle spalle campi di cadaveri,
laghi di sangue, cieli oscurati da corvi.
E odore di ferro nell'aria.


Un epic fantasy italiano che mi è piaciuto moltissimo.

Cominciamo dalla struttura narrativa particolare: anziché procedere lungo una semplice linea cronologica e con uno sguardo uniforme, Butini salta avanti e indietro nel tempo, affidandosi a più voci.
Si parte da un giovane sguattero nella lurida taverna di un villaggio, che, in una una sera anonima, si trova a servire uno strano vecchio ciarliero che mischia verità a frasi folli; si passa poi ad alcuni cacciatori e a un gruppo di ragazzini, tutti alle prese con strani segni e scoperte inquietanti nella vicina foresta.

L'unico fatto certo è che qualcosa sta arrivando a Rokthan, sinora un punto semisconosciuto sulla mappa geografica, mai interessato dalle trame politiche di Vanhorn e dell'Alto, il suo governante-tiranno. 
Sta per verificarsi qualcosa di temibile, di brutale, per cui l'intero villaggio innocente dovrà pagare, al contempo gruppo da offrire in sacrificio e testimone scomodo da eliminare.

E mentre le ombre si allungano e il vecchio Maestro inizia a rivelare frammenti d'incubo, il cacciatore Sorin, alla ricerca del figlio, rivive sprazzi del proprio strano passato. 
Perché molte pedine sono state già mosse da tempo e alcuni abitanti si trovano lì per uno scopo: porte nascoste potrebbero aprirsi e far passare cose da oltre il Velo, linee di sangue perdute potrebbero aver tramandato i poteri della deleomanzia.

Non è un autoconclusivo, ma il primo capitolo di una saga promettente.
I personaggi non sono esclusivamente buoni o cattivi, gli scenari sono aperti, i colpi di scena non mancano e, udite udite, c'è un manipolo di donne più che interessanti, che potrebbero muoversi sia sul fronte nemico che alleato.

Ho apprezzato molto il ritmo frenetico, la tensione, la malvagità strisciante e le scene di azione con guerrieri umani e no.
Bello e ancora bello. Da provare. 



Nessun commento:

Powered by Blogger.