Pensieri su “Io ti difenderò” di Lisa Marie Rice



Nel regno di Nhala, il generale Changa vuole tentare un colpo di stato per riconquistare i territori che secoli prima appartenevano al paese ricorrendo all’uso di un virus creato in un laboratorio clandestino, che costituisce una minaccia anche per gli Stati Uniti, insieme al contenuto di una chiavetta che deve essere recuperata. Il vicedirettore delle Operazioni della CIA manda a chiamare Lucy Merritt, di professione restauratrice, affascinante e amante del bello, che ha vissuto un’infanzia difficile e intende in ogni modo stare alla larga da questo genere di affari, ma che stavolta non può sottrarsi. E sarà accompagnata da Mike Shafer, un capitano esperto di missioni in montagna che impersonerà un consulente finanziario. I due dovranno fingersi fidanzati…

“Io ti difenderò” 
Autrice: Lisa Marie Rice 
Titolo originale: Darkness at Dawn / Protector
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Extra Passion 154
Ambientazione: America, Stati Uniti + Himalaya, oggi




Forse il romanzo più famoso di Lisa Marie Rice, di certo uno dei più riusciti esempi di #RomanticSuspense, che (continuo a pensarlo) non è un genere che possono scrivere tutti.
Infatti, non basta mettere un militare o un agente CIA, qualche cattivo e lasciare che le cose accadano a caso: ci vuole perizia (anche tecnica) nel descrivere fatti, armi, contesti e ci vuole bravura nel saper dosare l'elemento di azione con quello passionale.

E qui la Rice ci riesce alla perfezione, con due personaggi a cui ci affezioniamo piano piano.

Lucy è un'apprezzata restauratrice di libri antichi allo Smithsonian; nessuno può immaginare di chi sia figlia e cosa la leghi al governo americano. Mike è un militare della divisione di montagna, esperto di strategie sotto zero e poco incline a collaborare con i civili.

Ma quando i due si ritrovano fidanzati per finta e caricati su un aereo per un viaggio di diciotto ore, direzione uno staterello himalaiano, si trovano costretti a collaborare: in palio c'è una missione a rischio elevato e una fine del mondo quasi certa.
Ospiti-prigionieri di un palazzo di migliaia di stanze, Lucy e Mike devono affrontare il ghiaccio esterno e i loro bollori interni.

La cornice intorno è ben strutturata e credibile, e ho molto apprezzato i continui colpi di scena, nonché i dialoghi brillanti per personaggi non banali.
5 stelline meritate.

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