Review Tour per "GAMER GIRL" di Valerie Notari

 

Per molte delle persone che le stanno intorno, Giulia, diciassettenne dall'apparenza timida e fragile, è la "ragazza strana", forse perché sembra sempre nascondersi dentro felpe oversize o fare di tutto per non essere notata. In effetti, molto spesso Giulia sparire lo vorrebbe davvero, almeno così non dovrebbe sopportare gli infiniti battibecchi dei suoi genitori, perennemente in disaccordo su cosa sia più giusto fare e non fare per la figlia in questa delicata fase della vita (come se lei non avesse diritto di parola al riguardo); o fare i conti con una sorella con la quale, da quando è fuggita letteralmente in Inghilterra per motivi di studio, ha perso totalmente la complicità di un tempo; o fingere di non soffrire nel vedersi bullizzata oppure ignorata dai compagni di classe. Per fortuna esiste il Challenger, un gaming bar dove può nascondersi e dedicarsi alla sua più grande passione: League of Legends. Un rifugio nascosto al resto del mondo dove nessuno la giudica o pretende di insegnarle come è giusto che lei sia o si senta. Giulia poi è incredibilmente brava pur essendo una player amatoriale e, grazie a questo suo talento, un giorno ha la possibilità di partecipare a un torneo in cui viene notata dallo staff di una importante gaming academy che le fa una proposta a cui nessuno potrebbe dire di no. Per Giulia, però, accettare non è così facile. Questo significherebbe trasformare un hobby solitario, condiviso per i pochi minuti di una partita con degli sconosciuti, in qualcosa di serio. Soprattutto significherebbe condividere tutto con la sua squadra, proprio tutto. Ed è questo che più la spaventa. Più della fatica di convincere i genitori a dare il loro consenso. Ma forse per lei è arrivato il momento di raccogliere tutto il coraggio che ha in corpo e affrontare le proprie paure, fidandosi di quell'istinto che così tanto spesso ha messo in discussione. Forse è arrivato il momento di guardare al futuro senza, per una volta, provare un cieco terrore.

Autrice: Valerie Notari
GAMER GIRL
Editore: Mondadori
Pagine: 332
Uscita: 10 ottobre 2023
 * ringrazio molto Mondadori per avermi dato l'opportunità di leggere in anteprima e vi ricordo di andare a leggere tutte le recensioni dei blog che partecipano all'evento!

Grazie a Dolci per la grafica e alle blogger partecipanti!


Facendo tanti eventi, ogni tanto capita anche il libro con cui non entri in sintonia, per cui stavolta mi limiterò a una recensione ragionata, tentando di spiegare ciò che non mi è piaciuto.

Purtroppo, questo è anche uno di quei libri che esce con le cosiddette "mutande di ghisa", nel senso che affronta argomenti delicati e sfoggia una certa quantità di padrini/madrine famosi che hanno supportato il processo creativo, per cui, qualunque cosa un lettore possa dire su trama/personaggi e messaggio, corre il rischio di essere tacciato di essere "-fobico" di qualcosa.

D'altronde, le nuove generazioni ragionano così: nella foga di proclamare libertà, fluidità e assenza di schemi, sono primi a etichettare ogni singolo respiro soggettivo, e ad arrabbiarsi se menzioni qualcosa con l'etichetta non corretta (peraltro, la disparità di vedute è tale, per cui a volte le mie figlie adolescenti litigano tra loro su cosa sia corretto, talmente tutto è arbitrario è mutevole).

Ma veniamo a noi. A prescindere dal messaggio, mi limito a esprimere l'impressione sulla sua resa, per me piuttosto tediosa. La storia di Giulia, ragazza timida e problematica, con problemi di bullismo a scuola e che trova finalmente una realtà in cui può realizzarsi nel mondo del gaming, si presentava piena di aspettative sulla carta. Tuttavia, viene sviluppata in modo prevedibile e patinato, tra stereotipi continui e retorica a man bassa. 

Tra le trovate originali, cito solo: i genitori ricchi che non capiscono nulla dei figli e che, ovvio, litigano e finiscono per separarsi (tranquilli, neppure sfiora il pensiero che magari sull'esaurimento familiare possano aver inciso le energie per seguire e comprendere i figli: peggio per loro, anche se ti mantengono in tutto, a cominciare dallo psicoterapeuta); i giovani incompresi che non hanno voglia di studiare, ma - sia mai - che vadano in alternativa a lavorare: no, loro mirano solo a professioni "belle" che rendono tutti milionari, come le make-up artist, i gamer, gli artisti vari; l'importante è realizzare se stessi, in una visione mono-direzionale in cui ci sei solo tu, senza alcuna responsabilità e alcuna preoccupazione che non sia il tuo piccolo mondo egoista; i pseudo-adulti "svegli" che dovrebbero prendersi cura di minorenni (al posto degli ammuffiti genitori) e che pensano bene di portarli in disco a bere shottini alcolici. Chissenefrega, appunto, di tenere la testa sulle spalle e allungare lo sguardo miope oltre la giornata, mentre si consuma il tempo a scorrere i #neiperte su TikTok.

Sarò anche boomer, ma ho trovato noiose persino le descrizioni delle partite dei videogiochi che affronta il team di Giulia, e mi hanno fatto sorridere questi sbarbatelli senza arte né parte che si fanno chiamare con i nickname per darsi arie. 

Ammetto che speravo in qualcosina in più. Come al solito, vi invito a leggere questa nuova uscita per farvi una vostra idea. 


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