Pensieri su “Ricattare un duca” di Michela Piazza & Pamela Boiocchi
Spencer Cavendish, il duca di Kingston-upon-Hull, tiene sott’occhio lady Winifred Finch-Hutton da quand’era una bambina impertinente, perciò il debole che negli anni ha sviluppato per la sorellina del suo migliore amico è del tutto platonico. D’altronde è perfettamente lecito battibeccare con lei, controllarla da lontano ed evitarle di compromettersi con bellimbusti dalle cattive intenzioni.
Peccato che Winnie volesse davvero fuggire a Gretna Green per un matrimonio clandestino e non sia poi così contenta delle interferenze di Spencer. Anzi, sostiene che il duca le abbia rovinato la vita e ora pretende che l’aiuti. Ma Spencer vuole una ricompensa, e si sa, talvolta la rabbia brucia più della passione…
Titolo: Ricattare un duca
Autrici: Michela Piazza, Pamela Boiocchi
Editore: Mondadori
Collana: I romanzi – Passione 240
Ambientazione: Inghilterra, 1800
Ambientazione: Inghilterra, 1800
Uscita: ottobre 2024
Dilogia ‘How to save a sister’:
Dilogia ‘How to save a sister’:
1) Ricattare un duca
2) di prossima pubblicazione
Stavolta il duo italiano Piazza-Boiocchi ci regala un Regency che, quanto meno sino a tre quarti, ho trovato originale e contraddistinto da una costante vivacità, tanto che in vari momenti mi sono pure ritrovata a sorridere.
Si parte con un elemento caro a questo genere, ovvero "il Duca", e qui viene subito inserito il più classico dei duchi romance, quindi un giovane uomo altero, algido, orgoglioso, altezzoso, eccetera, eccetera; Spencer Cavendish è appunto convinto che il mondo (in altre parole, il Ton di Londra, perché è quello in fin dei conti il mondo che conta), giri intorno a lui, e gestisce la sua gloriosa esistenza incurante del pensiero degli altri e frequentemente annoiato dalle vicende degli altri (il momento in cui prende coscienza che il proprio valletto ha un'esistenza propria e propri pensieri è quasi spassoso).
Vi è una singola eccezione, l'amicizia con il conte Christopher, l'unico in grado di volergli bene e tollerare pazientemente il ducale egocentrismo.
Però l'amico ha anche una sorellina che ha appena debuttato in società, Winifred.
E Spencer, che fino a ieri si limitava a tirarle le trecce o a liquidare la sua fanciullezza, si accorge con orrore che lei è una stella di balli e ricevimenti, contesa da corteggiatori e, addirittura, facile preda di cacciatori di dote.
Sarà forse gelosia il sentimento che lo smuove?
Come dicevo, ho trovato divertenti certi siparietti tra i due, così come i dialoghi del duca con l'amico Christopher (un'anima mite facile da raggirare, peraltro).
Per mio gusto, ho amato meno la parte finale; immagino che, forse, l'intento era di creare un collegamento con il secondo volume, però, dopo tanti fuochi d'artificio, mi aspettavo un guizzo ulteriore di vivacità nelle battute di congedo.
4 stelline
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