Pensieri su "Competizione d'amore" di Emily Rath


 
Sono passati due mesi da quando Rachel Price ha trascorso una notte di fuoco con l’uomo dei sogni: dolce, divertente e così sexy da essere illegale. Pensava non lo avrebbe più rivisto. Ma si sbagliava di grosso. Lui è infatti la stella dei Jacksonville Rays, la squadra di hockey più forte del campionato. E si dà il caso che Rachel sia stata ingaggiata come fisioterapista del team per dieci, lunghissimi mesi. Jake fa di tutto per riavvicinarsi a Rachel, ma lei non può lasciarsi distrarre: questa è la sua occasione per mostrare quanto vale. Come se non bastasse, Jake non è il solo a tentarla: anche Caleb, un ex giocatore ora membro dello staff, e il portiere, Mars, sembrano toccare le corde del suo cuore e dei suoi sensi. Decisa a non cedere all’attrazione, darà suo malgrado il via a un gioco di sguardi complici e segreti… Riuscirà a resistere?

Titolo: Competizione d'amore
Autrice: Emily Rath
Serie: Jacksonville Rays #1
Editore: Newton Compton
512 pagine
20 febbraio 2024



Come dice Tess, la migliore amica di Doc, “non so se mi divertirei a diventare un Ringo umano”, e questo sintetizza il mio pensiero su questo poliamore pasticcione in ambiente hockey.

Nel complesso mi sono divertita e non ne rimpiango la scelta: pur con gli aspetti meno azzeccati di cui dirò dopo, ci sono parecchie battute e situazioni strappa-risata (anche se, forse, l'assurdità di certe posizioni mi ha fatto spegnere la voglia e salire l'imbarazzo), e soprattutto la parte sport romance e la storia m/m sono ben sviluppate.

Cose meno riuscite:
- il voler inserire l'Amore da subito; lei e il primo "lui" sono vicini al bancone di un bar, lei è a quota tre superalcolici e necessita di un tè per riuscire a stare in piedi, si trascinano in camera di lei per fare sesso in ogni dove, ma in realtà lui ha già capito che lei è quella “giusta”. Ma sul serio?
- la mancata protezione: non usano i preservativi, nessuno dei tre maschi li usa, e la giustificazione è che (detto sulla parola) sono tutti "puliti" (per quanto abbiano un passato di conigliette e one shot e via), e lei lo accetta perché comunque è un medico (i medici sono immuni alle malattie veneree?); lo trovo così rischioso nel 2024 e così antieducativo;
- ok, è un reverse harem, in cui la ragazza dovrebbe condurre il gioco, ma più di una volta mi sono parse ammucchiate infinite, in cui non è tecnicamente possibile (a meno che non si fatta di silicone) essere così flessibile/elastica/ricettiva/multitasking senza pausa;
- gli stereotipi: si parte del campione già ben dotato di suo, poi si passa alla taglia forte con accessori, per arrivare al gigante di due metri; evidentemente i maschi normali non giocano a hockey...
- le acrobazie sessuali; spesso e volentieri appesantiscono la trama, con tante scene simili e ripetute, manca solo il salto dal trampolino con atterraggio sull'obiettivo.

Non credo che proseguirò la serie, ma Mars e Caleb sono adorabili.

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