Pensieri su "Una ragazza in armatura" di Miss Black (Medioevo solo andata #1)
Avevo solo tre ipotesi: ero impazzita, ero finita indietro nel tempo, ero in un universo parallelo. Propendevo per la prima.
Che cosa fareste se finiste nel Medioevo senza una valida ragione? Elga Warren, viziata figlia di un diplomatico britannico, non se l’è mai chiesto... finché non è capitato a lei. Sbalzata in un’epoca che ha studiato solo sui libri di scuola, Elga si rende presto conto che deve prendere una decisione: o continua a essere una brava persona, o continua a essere una persona viva.
Aiutata dai canoni estetici del ventunesimo secolo (ai quali ha sempre aderito con entusiasmo) non le riesce troppo difficile farsi passare per un giovane uomo. Nei panni di Guillaume, persa nella Francia del 1300, deruberà, ucciderà e ingannerà come non ha mai fatto nella sua vita, con l’unico scopo di sopravvivere. Si troverà a combattere fianco a fianco con i mercenari più celebri dell’epoca nella guerra di tutte le guerre: quella dei Cent’Anni. Intrappolata in un mondo senza pietà, ne dimostrerà poca a sua volta, perché quelli, in fondo, sono solo “stupidi medioevali”. Ma è davvero così?
Titolo: Una ragazza in armatura
Autrice: Miss Black
Serie: Medioevo solo andata #1
Pagine 175
Editore: self
Uscita: 22 dicembre 2023
* ringrazio come sempre MB per la copia ricevuta in lettura 💗💗💗💗💗💗
Arrivo anch’io ad iniziare questa trilogia di Miss Black su cui avevo sentito opinioni contrastanti.
Senza dubbio è un genere di rottura rispetto a quello suo tradizionale; perché anche quando aveva affrontato il fantasy in passato, lo aveva sempre arricchito con una robusta componente erotica.
Qui la componente manca del tutto, nel senso che c’è pochissimo sesso ed è un un po’ di convenienza (ci tocca farlo, insomma) perché va bene accettare come protagonista una donna moderna catapultata in un medioevo francese (un 1300 assolutamente sconsigliato a donne moderne), ma dopo anni di castità (se non sei una suora chiusa in un convento o una dama che attende il ritorno dell’amato dalle Crociate) certe esigenze si fanno insopprimibili e necessitano di una soddisfazione quantomeno meccanica.
In effetti, l’unica soluzione escogitata per basare una trilogia su Elga è quella di farla travestire da maschio, facendole vivere tutte le esperienze riservate all’universo maschile del tempo (che sia la guerra, che sia la caccia, che sia il governo del maniero e persino il bisogno di provvedere a un erede).
Direi che la ricostruzione è valida e dettagliata, anche per quanto riguarda la situazione di nullità femminile. La stessa protagonista si secca per l’inconsistenza delle sue contemporanee e considera un effetto collaterale che i suoi soldati facciano bottino dei loro corpi e delle loro vite.
L’aspetto meno soddisfacente è la trama; se fosse stato un unico libro con suo sviluppo completo, sarei riuscita a farmene una ragione; la trama risulta però povera per un primo volume che si interrompe sul più bello, quindi il mio giudizio è medio e resta tale.
Come lettrice, mi sono sentita poco ingolosita. Anche se non è la prima volta che apprezzo una serie di di questa autrice al secondo volume. Vedremo.
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