Pensieri su "Half a soul. Metà di un'anima" di Olivia Atwater

 

Da quando è stata maledetta da un fae che le ha rubato metà dell'anima, Theodora Ettings non sente più emozioni come paura o imbarazzo, cosa che la espone a ogni tipo di scandali involontari nella raffinata Inghilterra dell'epoca Regency. Per questo, l'unico obiettivo di Dora per la stagione mondana londinese è quello di non attirare l'attenzione e non compromettere le possibilità di sua cugina di trovare un marito. Ma quando Lord Elias Wilder, il Lord Sorcier d'Inghilterra, viene a sapere della sua condizione, Dora si trova trascinata in tumultuose vicende di maghi e creature fatate. Lord Elias è un uomo bellissimo, bizzarro e incredibilmente sgarbato, ma gira voce che compia tre prodigi inverosimili ogni giorno, ed è disposto ad aiutare Dora a recuperare la sua metà mancante. Se il buon nome di Dora riuscirà a sopravvivere sia alla maledizione che la tormenta che al nuovo legame con l'uomo meno amato di tutta l'alta società londinese, forse la ragazza potrà reclamare il suo legittimo posto nel mondo; ma quanto più tempo Dora passa con Elias, tanto più comincia a sospettare che, in fondo, per innamorarsi può bastare anche metà anima...

Half a soul. Metà di un'anima.
di Olivia Atwater
Editore: Rizzoli
Pagine 384
Uscita: 30 aprile 2024



La gente di buone maniere è la peggiore che vi sia.
Chi ha un minimo di decenza si adira e strepita di fronte a una terribile ingiustizia,
ma alla gente di buone maniere non capita mai.


Sono rimasta soddisfatta a metà, in sintonia con il titolo. 😏

Da un lato, mi è piaciuta la commistione dell’ambientazione fatata con l’epoca Regency.
Di fatto, la medesima idea di maghi combattenti, affiancati all’esercito durante le guerre napoleoniche, è già presente in un libro di Susanna Clarke (“Jonathan Strange & il signor Norrell”); peraltro, anche lì troviamo dei Lord fae malvagi, che rapiscono persone e li costringono a vivere nel loro mondo, tra feste continue e balli senza fine).
In ogni caso, qui c’è meno malvagità e più dolcezza, anche perché l’amore e l’amicizia giungono a stemperare la paura per le fate e la magia negativa.

Dora, la protagonista, è segnata fin dall’inizio dall’incontro con una creatura immortale, ma la sua successiva diversità è anche la qualità che le consente di affrontare le difficoltà quotidiane con autocontrollo e un singolare senso di estraneità. 
Inutile dire che solo lei poteva far breccia nel Lord Sorcier, primo generale mago del Reggente inglese.

Una trama intrigante fin quasi alla fine, poi il filo della storia sembra quasi tagliato via, con una sorta di saluto al mondo senza un vero perché e difficile da accettare.
Nel complesso, si tratta di un libro breve, tanto è vero che nell’edizione è stato incorporato un Prequel e una novella aggiuntiva (forse le pagine più affascinanti, dove Elias si delinea in modo pieno, guadagnandosi la simpatia che sino a quel momento era un po’ mancata).

Cartaceo gioiellino, mi piacerebbe continuare la serie, anche se sono comunque tutti volumi autonomi.

Nessun commento:

Powered by Blogger.