Pensieri su “Rapita da un principe” di Christina Dodd
Promessi fin dalla nascita, la principessa Sorcha e il principe Rainger sono destinati a governare i loro regni insieme, ma la rivoluzione li ha separati. Da anni Sorcha è in esilio su una remota isola della Scozia; quanto a Rainger, si pensa sia morto. Quando la principessa decide di intraprendere il lungo viaggio per tornare in patria, al suo fianco c’è un giovane pescatore. O così crede. Rainger in realtà è tornato e vuole riprendersi il proprio regno… e Sorcha. Ma il principe non è più il ragazzo di una volta, è un uomo pericoloso, che non può permettere alla donna che ama di mettersi nei guai per la propria ingenuità. Per salvarla, dovrà dunque usare l’arma più sleale: la seduzione.
Titolo: “Rapita da un principe”
Autrice: Christina Dodd
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Oro 262
Pagine
Uscita: settembre 2024
Ambientazione: Scozia, 1810 (periodo regency)
LA SERIE "PRINCIPESSE PERDUTE (LOST PRINCESSES)":
1) DOLCE RICATTO (Some Enchanted Evening)
2) TENERA RECLUSIONE (The Barefoot Princess)
3) RAPITA DA UN PRINCIPE (The Prince Kidnaps a Bride)
Finalmente questa trilogia si è conclusa.
Ancora non mi capacito di come sia stata ripubblicata persino negli Oro, perché doveva essere noiosa e insipida già ai tempi che furono.
Come ho rilevato in precedenza, l’intero impianto narrativo è surreale, inverosimile e piuttosto prevedibile. Partendo dal presupposto che in un minuscolo regno di fantasia, dalle parti della Francia, ci sia stato un golpe, con tre principesse in fuga, ci ritroviamo in Scozia. 🥸😅
Non so dire per quale colpo di magia, ma la salvezza pare sempre solo risiedere tra Lowlands, Highlands e isole scozzesi, dove le nostre incontrano ovviamente nobili locali pronti a sposarle.
Restava Sorcha, la maggiore, che ritroviamo nascosta in un convento di monache in un’isoletta.
Questa principessa perduta era l’unica ad avere un promesso sposo, disperso ugualmente durante il golpe. Ma quando sull’isola arriva un marinaio misterioso e segnato dalle cicatrici, la fanciulla impiega l’intero libro a riconoscere chi si trova davanti.
Naturalmente i lettori se ne sono accorti a pagina due e da allora stanno sbadigliando.
Capitano varie cose, ma poco o nulla ha attirato la mia attenzione.
Tre stelle a me per lo sforzo di leggere tutto.
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